Risposte ai quesiti (a cura della Redazione)

AutoreCasa Editrice La Tribuna
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AVVERTENZA. La Rubrica fornisce risposta solo a quesiti di interesse generale. Non saranno, pertanto, presi in considerazione quesiti nè a carattere personale nè relativi a questioni già pendenti innanzi all'Autorità Giudiziaria.

Il proprietario di un appartamento a Ragusa che ha proposto sfratto nei confronti del proprio inquilino, moroso da oltre dieci mesi, chiede se si possa tener conto di tale morosità al momento della denuncia dei redditi.

La risposta è affermativa. Infatti, secondo l'art. 26 del vigente TUIR (nel testo di cui all'art. 1 del decreto legislativo n. 344/03, introdotto a suo tempo per iniziativa della Confedilizia), i redditi derivanti da contratti di locazione di immobile ad uso abitativo, se non percepiti, non concorrono a formare il reddito dal momento della conclusione del procedimento giurisdizionale di convalida di sfratto per morosità del conduttore.

Inoltre, occorre precisare che per le imposte versate sui canoni venuti a scadenza e non percepiti, il cui mancato pagamento sia stato accertato sempre nell'ambito del procedimento di sfratto, il locatore acquista un credito di imposta di ammontare pari all'imposta versata.

Si domanda - da parte di un abbonato di Siena - se un condomino possa praticare un'apertura del muro perimetrale senza bisogno di consenso degli altri condomini per collegare un'unità immobiliare di sua esclusiva proprietà con un'altra unità compresa in un diverso fabbricato.

La risposta è negativa. La Cassazione, con sentenza n. 360/95, ha precisato, infatti, che costituiscono uso indebito della cosa comune, alla stregua dei criteri indicati negli artt. 1102 e 1122 del c.c., le aperture praticate dal singolo condomino nel muro perimetrale di un edificio condominiale per mettere in collegamento locali di sua esclusiva proprietà, con altro immobile estraneo al condominio. Ciò, «in quanto tali aperture alterano la destinazione del muro, incidendo sulla sua funzione di recinzione, e possono dar luogo all'acquisto di una servitù (di passaggio) a carico della proprietà condominiale», per la cui legittima costituzione, vertendosi in tema di diritti reali immobiliari, è richiesta, a pena di nullità, la manifestazione del consenso in forma scritta di tutti i condomini.

Si domanda da parte di un'organizzazione di piccoli proprietari se l'amministratore sia tenuto a redigere la contabilità del condominio distinguendo tra spese di competenza del conduttore e di competenza del locatore.

La...

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