Risposte ai quesiti (a cura della Redazione)

• Pagine: 893

Page 893

AVVERTENZA. La Rubrica fornisce risposta solo a quesiti a carattere generale. Non saranno, pertanto, presi in considerazione quesiti nè a carattere personale nè relativi a questioni già pendenti innanzi all'Autorità Giudiziaria.

@Domanda da Siena di un'Associazione inquilini

A nostro avviso, nulla vieta che il contratto di locazione con uno studente universitario sia stipulato nella forma del contratto cd. libero. Il D.M. 30 dicembre 2002, al suo art. 3, comma 5, ha anzi più chiaramente precisato (rispetto al D.M. 5 marzo 1999, che col suo art. 3, comma 1, aveva al proposito creato qualche equivoco) che solo i contratti di cui al precitato art. 3 debbono essere stipulati «esclusivamente» con i tipi di contratto previsti per i contratti con studenti universitari.

@Domanda da un'Associazione di piccoli proprietari di Roma

I tipi di contratti ministeriali non possono essere modificati, in sede di Accordi territoriali, come risulta chiarissimo sulla base sia della legge n. 2/02 e della sua stessa «filosofia» che del D.M. 2002, particolarmente nelle parti che dispongono in ordine al godimento delle agevolazioni fiscali (per cui, applicandosi tipi di contratto modificati, a rischiare sono soprattutto i proprietari). Il fatto che i tipi di contratto ministeriali si concludano con la possibilità, per le parti, di aggiungere «altre clausole», conferma la tesi (le parti contraenti il singolo contratto non sono, infatti, le parti sociali che stipulano gli Accordi territoriali); e, in ogni caso, le «altre clausole» non possono, all'evidenza, che essere aggiuntive (e non modificative), sì che non possono inerire le materie trattate - e regolate - dai tipi di contratto.

@Domanda da Treviso

La collocazione nel corridoio condominiale di poltroncine ad uso di clienti in attesa di entrare nell'ufficio di...