Risposte ai quesit I (a cura della Redazione)

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AVVERTENZA. La Rubrica fornisce risposta solo a quesiti di interesse generale. Non saranno, pertanto, presi in considerazione quesiti nË a carattere personale nË relativi a questioni gi‡ pendenti innanzi all'Autorit‡ Giudiziaria.

@Quesito da Pisa

Il quesito posto Ë indubbiamente interessante. Com'Ë noto, le norme codicistiche in tema di maggioranze condominiali fanno sempre riferimento ad una percentuale calcolata sul valore complessivo dell'edificio. CosÏ, per l'art. 1136 secondo comma, sono valide le delibere approvate con un numero di voti che rappresenti, oltre alla maggioranza degli interventi, almeno la met‡ (50%) del valore dell'edificio, mentre il successivo quinto comma richiede per le innovazioni la maggioranza dei partecipanti (al condominio) e i due terzi del valore dell'edificio. L'art. 26 della legge 10/91 introduce invece una duplice deroga al sistema delle maggioranze previsto dal codice, poiché da un lato abbandona il criterio della doppia maggioranza (numerica e millesimale) e dall'altro lato richiede come necessaria e sufficiente la maggioranza delle quote millesimali.

Come osservato esattamente in dottrina (S. MAGLIA, Il concetto di maggioranza alla luce dell'evoluzione della disciplina condominiale. I problemi sul tappeto in questa Rivista 1996, 465) la giurisprudenza, nell'applicare questa disposizione e nel sottolinearne la portata derogatoria rispetto al criterio generale, non ha chiarito cosa debba intendersi con tale locuzione, (non ha, cioË, specificato di quali ´quoteª si tratti). Il Tribunale di Milano (16 dicembre 1991 n. 10582) e il Tribunale di Torino (19 ottobre 1994, n. 7963), ad esempio, si sono limitati a rilevare come la delibera di trasformazione possa essere validamente adottata con il voto favorevole della maggioranza delle quote millesimali senza alcun riferimento alla maggioranza personale, mentre il Tribunale di Milano (sentenza 7 gennaio 1993) ha stabilito doversi ritenere valida una delibera di trasformazione adottata con una maggioranza pari al 51% delle quote millesimali (502,17).

CiÚ premesso, il rilievo del lettore appare...