Risposte ai quesiti (a cura della Redazione)

AutoreCasa Editrice La Tribuna
Pagine105-106

Page 105

Avvertenza. La rubrica fornisce risposte solo a quesiti di interesse generale. non saranno, pertanto, presi in considerazione quesiti nè a carattere personale nè relativi a questioni già pendenti innanzi all’Autorità giudiziaria.

D Quesito da Belluno.

R L’art. 1, comma 2, lett. A), della legge 431/98 prevede che la disciplina contenuta nella medesima legge non si applichi ai contratti di locazione relativi agli immobili storico-artistici, o inclusi nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. La locazione di tali immobili, pertanto, è regolata dal codice civile, con la conseguenza che la durata del rapporto locativo può essere liberamente determinata dalle parti.

D Domanda da Padova.

R La Cassazione, statuendo su di un caso analogo a quello prospettato si è così testualmente espressa: “In tema di condominio di edifici, la costruzione da parte di uno dei condomini di una tettoia a copertura di alcuni posti auto siti all’interno della sua proprietà esclusiva non integra violazione delle norme che regolamentano l’uso della cosa comune (art. 1102 c.c.) neppure se essa sia ancorata al muro perimetrale comune, se la costruzione della tettoia non contrasti con la destinazione del muro e non impedisca agli altri condomini di farne uso secondo la sua destinazione” (sent. 7143 del 17 marzo 2008).

D Si chiede da Parma se sia possibile lo sfratto per morosità nel pagamento delle rate condominiali.

R La risposta è positiva semprechè l’importo non pagato superi - così come previsto dall’art. 5 della legge 392/78 -quello di due mensilità di canone (in tal senso, Cass. sent. n. 1835 del 18 aprile 1989).

D Si domanda da Bari quali siano le innovazioni per le quali il codice civile consente al singolo condomino di sottrarsi alla relativa spesa per la quota che gli compete.

R Ai sensi dell’art. 1121, primo comma, c.c., le innovazioni di cui trattasi sono quelle che, oltre a riguardare impianti suscettibili di utilizzazione separata, hanno natura voluttuaria, oppure risultano molto gravose, con riferimento oggettivo alle condizioni e all’importanza dell’edificio.

D Un conduttore di Altamura che, a seguito dell’esercizio del diritto di prelazione, ha acquistato il locale commerciale a lui locato, lo ha rivenduto subito dopo l’acquisto. Si domanda se ciò sia legittimo.

R La risposta è affermativa, in ragione del fatto che il divieto di rivendita non è espressamente previsto dalla legge 392/78, né può ricavarsi dai principii generali di diritto (in tal...

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT