Risposte ai quesiti (a cura della Redazione)

AutoreCasa Editrice La Tribuna
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AVVERTENZA. La rubrica fornisce risposte solo a quesiti di interesse generale. Non saranno, pertanto, presi in considerazione quesiti nè a carattere personale nè relativi a questioni già pendenti innanzi all’Autorità Giudiziaria.

D Si domanda da Abano Terme se sia obbligatorio nominare un amministratore allorchè il numero complessivo dei condòmini sia pari a quattro.

R No. Ai sensi dell’art. 1129 c.c. tale obbligo sussiste solo quando i condòmini siano “più di quattro”.

D In caso di vendita di un immobile adibito a studio professionale - chiede un abbonato di Nerviano - spetta all’inquilino il diritto di prelazione?

R Ai sensi dell’art. 41 della legge n. 392/1978 tale diritto non spetta ai conduttori di immobili destinati all’esercizio di attività professionali. La risposta al quesito, pertanto, è negativa.

D Quesito da Siracusa. In un edificio condominiale, il proprietario del sottotetto, senza chiedere l’autorizzazione dell’assemblea, può aprire nel tetto comune un abbaino per dare aria e luce ai locali sottostanti?

R La risposta è positiva, a condizione che i lavori vengano eseguiti a regola d’arte e che l’opera non pregiudichi la funzione di copertura del tetto, non alteri il decoro architettonico e non leda altrimenti il diritto degli altri condòmini (in tal senso, Cass., sent. n. 391 del 24 febbraio 1964).

D Si domanda - da Avellino - se sia dovuta l’indennità di avviamento commerciale al conduttore che nel locale concessogli in locazione svolga attività di vendita all’ingrosso.

R Al quesito ha risposto la Cassazione che sul punto si è così espressa: “In ipotesi di cessazione della locazione di immobile destinato all’esercizio di attività commerciale, l’indennità per la perdita dell’avviamento, ai sensi degli artt. 34 e 35 della legge n. 392 del 1978, spetta solo in caso di immobili utilizzati per lo svolgimento di attività comportanti contatti diretti con il pubblico degli utenti e dei consumatori, cioè come luoghi utilizzati per la frequentazione diretta e strumentalmente negoziale, della generalità originariamente indifferenziata dei destinatari ultimi dell’offerta dei beni o dei servizi commerciali, non anche, pertanto, nel caso di immobili adibiti a vendita all’ingrosso” (cfr. sent. n. 4433 del 10 maggio 1996).

D Si domanda da Desio se la durata minima iniziale di un contratto di locazione di un immobile adibito ad attività alberghiera sia di sei anni.

R Ai sensi dell’art. 27 della legge n. 392/1978 locazioni di tal...

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