Risposte ai quesiti

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AVVERTENZA. La Rubrica fornisce risposte solo a quesiti di interesse generale. Non saranno, pertanto, presi in considerazione quesiti nè a carattere personale nè relativi a questioni
già pendenti innanzi all’Autorità Giudiziaria.
(a cura della Redazione)
Arch. loc. e cond. 1/2013
D Amministro un edif‌icio - scrive un abbonato di Foggia -
in cui un condomino è proprietario di cinque immobili tra
appartamenti e negozi e vorrei sapere se questo condomino,
intervenendo in assemblea, ha diritto di esprimere un solo
voto o tanti voti quante sono le sue proprietà.
R Ogni condomino può esprimere un solo voto
“qualunque sia l’entità della quota che rappresenta ed
indipendentemente dal fatto che questa sia costituita da
una sola o da più unità immobiliari” (cfr. Cass. sent., n.
6671 del 9 dicembre 1988).
D L’art. 1134 c.c. prevede che il condomino che abbia
fatto spese per le cose comuni senza autorizzazione
dell’amministratore o dell’assemblea non ha diritto al
rimborso, salvo che si tratti di “spesa urgente”. Cosa
si intende - chiede un lettore di Brescia - con tale
espressione?
R Al quesito ha risposto la Cassazione secondo cui il
“concetto di spese urgenti cui si riferisce l’art. 1134 c.c.
deve interpretarsi nel senso di comprendervi tutte quelle
spese che comunque appaiono, secondo il criterio di un
bonus pater familias, indifferibili allo scopo di evitare un
possibile anche se non certo nocumento” alla cosa comune
(cfr., ex multis, Cass. sent. n. 475 del 18 febbraio 1972).
D Secondo la normativa statale, l’obbligo di indicare
negli annunci commerciali, a partire dall’1 gennaio 2012,
l’indice di prestazione energetica riguarda anche gli
immobili concessi in locazione? Quesito da Barletta.
R Ai sensi dell’art. 6, comma 2 quater, D.L.vo 192/2005,
l’obbligo in questione scatta, in ambito nazionale, solo in
caso “di offerta di trasferimento a titolo oneroso di edif‌ici
o di singole unità immobiliari”. La locazione, quindi, è
esclusa.
D Sono proprietario di un immobile accatastato A/8
(villa), ci si scrive da Caltanissetta. Posso concederlo in
locazione senza rispettare quanto previsto dalla legge n.
431 del 1998 con riferimento, in particolare, alla durata
del rapporto contrattuale?
R Certamente. La locazione di cui trattasi, infatti, è
regolata dal codice civile, così come prevede la stessa L. n.
431/1998 (art. 1, comma 2, lett. a), con la conseguenza che
la durata del rapporto contrattuale può essere liberamente
stabilita dalle parti.
D Sono proprietario di un immobile sf‌itto. Per tale cespite
sono tenuto a pagare sia l’Imu sia l’Irpef? Quesito da un
abbonato di Napoli.
R No. Sugli immobili vuoti non si paga l’Irpef. Ai sensi
dell’art. 8, D.L.vo 23/2011, infatti, “l’imposta municipale
propria sostituisce, per la componente immobiliare,
l’imposta sul reddito delle persone f‌isiche e le relative
addizionali dovute in relazione ai redditi fondiari relativi
ai beni non locati”, e l’Ici. L’Irpef si paga, pertanto, solo
nel caso in cui l’immobile venga locato (e sempreché
ovviamente, non si opti per la cedolare secca). E ciò vale
tanto per l’Imu che andrà a regime a partire dal 2015,
quanto per l’Imu sperimentale, introdotta dall’art. 13, D.L.
n. 201/2011 (così come convertito in legge).
D Il nostro precedente amministratore - ci si scrive da
Ragusa - non vuole consegnare al nuovo amministratore
la documentazione condominiale f‌intanto che non sarà
rimborsato delle somme da lui anticipate per conto del
condominio. È legittimo un comportamento del genere?
R No. Statuendo su di un caso analogo, infatti, la Cassazione
si è così testualmente espressa: «L’amministratore di un
condominio, alla cessazione del suo mandato, ha l’obbligo
di restituire ai condòmini quanto ricevuto a causa dello
svolgimento dell’incarico, tra cui i documenti concernenti
la gestione, né può trattenerli f‌inché non rimborsato delle
somme anticipate per conto del condominio, avvalendosi
del principio “inademplenti non est adimplendum”, non
essendovi corrispettività né interdipendenza tra dette
prestazioni, originate da titoli diversi» (sent. 13504 del 3
dicembre 1999).
D L’usufruttuario di un appartamento ceduto in locazione
può optare per la cedolare secca? Quesito da Rieti.
R Sempreché sussistano le altre condizioni di legge, la
risposta al quesito è positiva. La facoltà di optare per il
regime della cedolare secca, infatti, è concessa - ai sensi
dell’art. 3, comma 1, D.L.vo n. 23/2011 - anche al locatore,
persona f‌isica, titolare del diritto di usufrutto sull’immobile
locato.
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