N. 2 RICORSO PER CONFLITTO DI ATTRIBUZIONE 4 marzo 2011

Ricorso della Regione siciliana, in persona del Presidente pro tempore, rappresentato e difeso, sia congiuntamente che disgiuntamente, giusta procura a margine del presente atto, dagli avvocati Beatrice Fiandaca e Marina Valli, elettivamente domiciliato presso la sede dell'Ufficio della Regione siciliana in Roma, via Marghera n. 36, ed autorizzato a proporre ricorso con deliberazione della Giunta regionale che si allega;

Contro il Presidente del Consiglio dei ministri pro tempore, domiciliato per la carica in Roma, Palazzo Chigi, presso gli Uffici della Presidenza dei Consiglio dei ministri, e difeso per legge dall'Avvocatura dello Stato, per la risoluzione del conflitto di attribuzione insorto tra la Regione siciliana e lo Stato per effetto dell'inclusione nell'elenco degli immobili in uso all'Amministrazione Difesa da assoggettare a procedure di alienazione, permuta, valorizzazione e gestione previste dall'art. 14-bis, comma 3, decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito in legge con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 5 dell'8 gennaio 2011 (allegato 2, in estratto per la parte di interesse) anche di immobili ubicati nel territorio della Regione siciliana di cui al decreto direttoriale n. 13/2/5/2010 dell'8 settembre 2010, menzionato nella predetta Gazzetta Ufficiale e non conosciuto da questa Regione.

F a t t o Con decreto direttoriale n. 13/2/5/2010 dell'8 settembre 2010 del quali si conosce, per essere stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, solo l'elenco allo stesso allegato essendo la Regione ancora in attesa di acquisire il relativo testo che ha richiesto con assessoriale del 18 gennaio 2011, prot. n. 2890 - sono stati individuati, al fine del trasferimento al Patrimonio disponibile dello Stato, gli immobili in uso all'Amministrazione Difesa da assoggettare a procedure di alienazione, permuta, valorizzazione e gestione previste dall'art.14-bis, comma 3, decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito in legge con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.

Nel predetto elenco figurano numerosi beni ubicati in Sicilia tra cui alcuni, quali il Faro Capo Mulini di Acireale (Catania) e l'ex Carcere militare di Palermo che, in quanto beni d'interesse storico-artistico, erano a loro volta gia' inseriti negli elenchi favorevolmente esitati per il trasferimento alla Regione siciliana dalla Commissione paritetica nella seduta del 30 settembre 2010 ed inviati dalla Stessa alla Presidenza del Consiglio dei ministri.

Tale ultima circostanza da conto quindi del convincimento anche dei rappresentanti di parte statale della spettanza alla Regione dei suddetti beni, per i quali e' venuto meno l'uso a fini militari, per l'ininfluenza nei loro confronti del processo di dismissione del demanio militare.

Si rappresenta inoltre che, in esito alle riunioni della Commissione paritetica, sono gia' stati emanati due decreti legislativi concernenti il trasferimento alla Regione di beni immobili dello Stato, d.lgs. 23 dicembre 2010, n. 265 e d.lgs. n. 266 di pari data, entrambi su proposta adottata di concerto con vari Ministri tra i quali, per il d.lgs. 23 dicembre 2010, n. 265, anche quello della difesa.

Non appena venuta a conoscenza della richiesta del Ministero della...

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