DECRETO RETTORALE 29 ottobre 2012 - Emanazione del nuovo Statuto. (12A11769)

IL RETTORE

Visto lo Statuto dell'Universita' degli Studi di Roma «La Sapienza», emanato con decreto rettorale n. 545 del 4 agosto 2010 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale - Serie generale n. 188 del 13 agosto 2010;

Vista la legge 30 dicembre 2010, n. 240 e, in particolare, l'art. 2, che prevede, tra l'altro, la modifica degli statuti da parte delle Universita' in materia di organizzazione e di organi di governo dell'ateneo;

Visto il decreto rettorale n. 3582 del 26 ottobre 2011, con il quale e' stato approvato il testo revisionato dello Statuto dell'Universita' «La Sapienza»;

Vista la nota del 26 ottobre 2011, con la quale il predetto Statuto e' stato inoltrato al Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca ai sensi e per gli effetti dell'art. 2, comma 7, della legge n. 240/2010 e dell'art. 6, comma 9, della legge n. 168/1989;

Vista la nota del 24 febbraio 2012, prot. n. 1020, con la quale il Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca ha formulato alcune osservazioni e richieste di modifiche rispetto al testo statutario trasmesso;

Vista la delibera del 16 ottobre 2012 con la quale il Senato Accademico ha approvato, recependo le osservazioni e le richieste ministeriali, il testo definitivo del nuovo Statuto dell'Universita' «La Sapienza», previo parere favorevole espresso dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 9 ottobre 2012;

Considerato che al predetto testo definitivo sono state apportate modifiche ulteriori rispetto a quelle inerenti alle osservazioni ministeriali, che si sono rese necessarie per un verso, al fine di garantire la coerenza logico-sistematica del testo statutario e, per altro verso, in quanto discendenti o conseguenti alla normativa di settore intervenuta successivamente alla trasmissione al Ministero del nuovo Statuto;

Vista la nota del 19 ottobre 2012, prot. n. 62551, con la quale il nuovo Statuto e' stato inviato al Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca ai sensi e per gli effetti dell'art. 6, comma 9, della legge 9 maggio 1989, n. 168;

Vista la nota prot. n. 6744, del 24 ottobre 2012, con la quale il Ministero dell'istruzione dell'universita' e della ricerca ha preso atto delle modifiche apportate al nuovo Statuto, a seguito delle osservazioni ministeriali, ritenendole conformi a quanto previsto dalla legge n. 240/2010;

Ritenuto che sia stato, pertanto, compiuto il procedimento amministrativo previsto per l'emanazione del nuovo Statuto dell'Universita' «La Sapienza»;

Sentito il direttore generale;

Decreta:

E' emanato il nuovo Statuto dell'Universita' degli Studi di Roma «La Sapienza», che e' allegato al presente decreto quale sua parte integrante.

Lo Statuto emanato con il presente decreto entrera' in vigore alla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

Roma, 29 ottobre 2012

Il rettore: Frati

Allegato

Statuto dell'Universita' degli studi di Roma «La Sapienza»

Titolo primo

Principi generali

Art. 1.

Natura e finalita'

  1. L'Universita' degli Studi di Roma "La Sapienza", di seguito denominata anche "Sapienza Universita' di Roma" e con denominazione breve "Sapienza", e' una comunita' di ricerca, di studio e di formazione, cui partecipano a pieno titolo, nell'ambito delle rispettive competenze, funzioni e responsabilita', docenti, personale tecnico-amministrativo, dirigenti e studenti. La "Sapienza" e' ordinata in forma di istituzione pubblica, dotata di autonomia scientifica, didattica e organizzativa, nonche' di autonomia finanziaria e contabile.

  2. La "Sapienza" esplica, in stretta relazione tra loro, le funzioni fondamentali e primarie della ricerca scientifica e della didattica, organizzando i diversi tipi di formazione di livello superiore, l'orientamento, l'aggiornamento culturale e professionale, i master e i corsi di alta formazione e le attivita' a queste strumentali e/o complementari.

  3. La "Sapienza" promuove e favorisce le dimensioni internazionali degli studi, dell'insegnamento e della ricerca scientifica, partecipa all'alta formazione e alla ricerca internazionale, considera tra i propri obiettivi fondamentali la promozione di titoli congiunti, lo sviluppo della mobilita' internazionale di docenti e studenti, nonche' l'ammissione e la formazione di studenti stranieri.

  4. La "Sapienza" assume ogni iniziativa affinche' l'esercizio del diritto allo studio venga pienamente assicurato, in applicazione dei principi della Costituzione. Contribuisce, inoltre, nei limiti dei propri mezzi e competenze, a garantire la compiuta realizzazione del diritto degli studenti a conseguire i loro obiettivi di formazione culturale e professionale anche mediante percorsi di eccellenza e/o metodologie didattiche innovative, comprese quelle telematiche, organizzati direttamente e/o con specifiche istituzioni proprie o partecipate.

  5. La "Sapienza" garantisce ai professori ordinari, ai professori associati e ai ricercatori ed equiparati autonomia di ricerca e liberta' d'insegnamento e pari opportunita' di accesso ai finanziamenti per la ricerca e agli strumenti e strutture per essa necessari, nonche' al relativo coordinamento; i finanziamenti devono essere assegnati sulla base di progetti valutati secondo i criteri in uso nella comunita' scientifica internazionale.

  6. La "Sapienza" persegue le proprie finalita' nel rispetto della dignita' della persona umana, nel pluralismo delle idee e nella trasparenza dell'informazione e delle procedure. La "Sapienza" tutela la piena liberta' delle idee e l'espressione delle liberta' politiche, sindacali e religiose; garantisce a tutto il personale e agli studenti le condizioni necessarie per esprimere e comunicare liberamente il proprio pensiero; assicura pari opportunita' nel lavoro e nello studio. La "Sapienza" predispone un codice etico, che e' approvato dal Senato Accademico.

  7. La "Sapienza" provvede a disciplinare con apposito Regolamento, approvato dal Senato Accademico su proposta delle strutture interessate, i Corsi di Dottorato di ricerca con sede amministrativa presso la "Sapienza", promuovendo e sostenendo le Scuole di Dottorato e l'internazionalizzazione dei dottorati.

  8. La "Sapienza" partecipa alla promozione, organizzazione e realizzazione di servizi culturali e formativi sul territorio regionale, nazionale e internazionale attraverso le sue strutture e puo' partecipare a societa' di capitale e a istituzioni non a fini di lucro, sia per promuovere modalita' innovative di erogazione di attivita' formative e di aggiornamento, sia per promuovere attivita' di servizio, anche di tipo professionale, connesse con le proprie finalita' istituzionali. Le proposte relative sono approvate dal Consiglio di Amministrazione e dal Senato Accademico per le rispettive competenze.

  9. La "Sapienza" ha tra i propri obiettivi il trasferimento dell'innovazione al sistema produttivo. La "Sapienza" puo' costituire o partecipare societa' di capitale o altre forme associative di diritto privato, sia per la promozione, progettazione ed esecuzione di attivita' di ricerca, sia per promuovere e favorire la nascita di imprese finalizzate all'utilizzazione dei risultati della ricerca. Favorisce lo sviluppo della ricerca applicata, anche mediante erogazione di attivita' di servizio e di progettazione, in ambito tecnico-professionale, coerenti con le proprie finalita' didattiche, di ricerca e di qualificazione tecnico-scientifica del personale docente. Le proposte relative sono approvate dal Consiglio di Amministrazione e dal Senato Accademico per le rispettive competenze.

  10. La "Sapienza" favorisce il tutorato e percorsi formativi commisurati ai bisogni degli studenti, tramite una didattica di qualita', realizzata direttamente o in compartecipazione con altre istituzioni, anche veicolata per via telematica e destinata agli studenti a tempo pieno e a tempo definito, agli studenti lavoratori o a particolari categorie di utenti.

  11. La "Sapienza" promuove e favorisce la partecipazione di tutte le componenti costitutive della comunita' anche attraverso forme di partecipazione, di consultazione e di presentazione di istanze e proposte, definite attraverso un apposito regolamento approvato dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione per le rispettive competenze.

    Art. 2.

    Principi organizzativi generali

  12. La "Sapienza" ha piena capacita' di diritto pubblico e privato, che esercita nel rispetto dei propri fini istituzionali, con esclusione di qualsiasi profitto non devoluto ai medesimi scopi.

  13. La "Sapienza" favorisce la discussione e il confronto sui problemi connessi con l'attuazione dei propri fini istituzionali. Garantisce la pubblicita' delle proposte e dei provvedimenti dei propri organi di governo, con esclusione di quanto implichi questioni di natura privata o personale; a tal fine assicura adeguata conoscibilita', mediante il sito istituzionale o tramite altre modalita' telematiche, sia degli avvisi di convocazione agli interessati, sia in generale dei verbali di tutti gli organi collegiali.

  14. La "Sapienza" favorisce la partecipazione di tutte le categorie del personale e degli studenti alle elezioni delle rappresentanze e delle cariche, garantendo la segretezza del voto.

  15. Il bilancio della "Sapienza" e' reso pubblico secondo la normativa vigente.

  16. Ai fini di quanto previsto dall'art. 2, comma 1, lett. o) della l. 30.12.2010, n. 240, e in attuazione dei principi in materia di bilancio unico di Ateneo, e' ammessa la delega delle funzioni da parte del Direttore Generale. I limiti e gli ambiti della delega sono disciplinati nel Regolamento di amministrazione, finanza e contabilita'.

    Art. 3.

    Patrocinio legale dell'Universita'

  17. La "Sapienza", ai sensi dell'art. 56 del R.D. 31.08.1933, n. 1592, e' rappresentata e difesa dall'Avvocatura dello Stato nei giudizi attivi e passivi avanti l'autorita' giudiziaria, i collegi arbitrali e le giurisdizioni amministrative speciali, sempreche' non...

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