Presentazione

AutoreGiuseppe Abbamonte
PagineXI-XII
XI
Presentazione
L’opera scientifica e l’insegnamento universitario di Aldo Loiodice sono stati
caratterizzati da un impegno culturale e civile di notevole valore, come mostra
l’entusiasmo dei colleghi e dei giovani che hanno voluto rendergli onore.
Molti percorsi di estremo interesse scientifico e sociale, proposti alcuni lustri
fa, sono ancora attualissimi e propositivi.
Il tema dell’informazione, studiato dall’angolo visuale dei destinatari e degli
“operatori conoscitivi” come i giornalisti, i ricercatori scientifici, i raccoglitori di
sondaggi, gli addetti alla stampa, radiotelevisione, banche dati, internet, ha vissuto
una ricostruzione sistematica della normativa costituzionale per desumere l’esi-
stenza e la tutela di libertà e diritti di “nuova generazione” riconducibili alle impli-
cazioni dei testi normativi nella loro connessione e riduzione a sistema.
Perspicacia, spirito di profonda analisi, lettura normativa socialmente consa-
pevole, hanno reso possibile nel 1967 (edizione provvisoria) e nel 1969 (edizione
definitiva del volume sulla libertà d’informazione, pubblicato nella collana della
Facoltà giuridica di Napoli) un’osservazione sugli scenari dell’informazione, un
tempo ignoti, che oggi sono ritenuti normali.
Ha offerto un’impostazione dei problemi della stampa, televisione e banche dati
informatiche e telematiche, come “fonti di informazione” attingibili con libertà. Esame
che è giunto sino all’analisi dei segreti configurati come limite al diritto all’infor-
mazione, che non è una pretesa di notizia ma solo una libertà di ricerca e di acqu isi-
zione delle conoscenze, vista come libero accesso alle fonti.
In tal modo la libertà di informazione si pone come principio costituzionale e
come diritto soggettivo che caratterizza le fonti dell’informazione a tutela dei de-
stinatari.
Il problema della giustiziabilità del diritto all’informazione emerge chiaramen-
te, non solo sotto il profilo della giustizia costituzionale, ma anche sotto quello del
concreto accesso ed utilizzo delle fonti di informazione non coperte da segreti.
Nel solco delle implicazioni costituzionali e della scoperta di nuove letture siste-
matiche, gli studi di Aldo Loiodice si sono orientati a ricostruire i fondamenti costitu-
zionali della disciplina concernente gli avvocati, i medici ed anche i consumatori.
Le fonti sono state oggetto di attenzione sin dal 1964; particolare significato
assume l’originale impostazione del ruolo delle leggi di esecuzione dei trattati in-
ternazionali come leggi rinforzate, denominate “tipiche” (secondo la terminologia
di Sica e di Spagna Musso).
Gli statuti regionali sono stati presentati nella dimensione anche politica; così i
regolamenti dell’università ed i fenomeni dell’autonomia in genere, come il tema
del referendum (pubblicato nell’Enciclopedia Treccani) e quello dell’eccesso di po-
tere legislativo (pubblicato negli scritti degli allievi offerti ad Alfonso Tesauro).

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