n. 268 ORDINANZA 6 - 13 novembre 2013 -

ha pronunciato la seguente ORDINANZA nel giudizio di legittimita' costituzionale dell'art. 2, comma 11, della legge della Regione Molise 19 ottobre 2012, n. 22, recante «Disposizioni urgenti per la liquidazione ed estinzione delle Comunita' montane», promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri con ricorso notificato il 24 dicembre 2012-2 gennaio 2013, depositato in cancelleria il 2 gennaio 2013 ed iscritto al n. 1 del registro ricorsi 2013. Udito nella camera di consiglio del 25 settembre 2013 il Giudice relatore Luigi Mazzella. Ritenuto che, con ricorso notificato il 24 dicembre 2012-2 gennaio 2013, depositato in cancelleria il 2 gennaio 2013 ed iscritto al n. 1 del registro ricorsi dell'anno 2013, il Presidente del Consiglio dei ministri ha promosso giudizio di legittimita' costituzionale della legge della Regione Molise 19 ottobre 2012, n. 22, recante «Disposizioni urgenti per la liquidazione ed estinzione delle Comunita' montane», in riferimento agli articoli 3, 117, secondo comma, lettera l), nonche' 117, terzo comma, della Costituzione;

che il ricorrente censura essenzialmente l'art. 2, comma 11, della legge citata, secondo cui la Regione, al fine di accelerare l'estinzione delle soppresse comunita' montane, favorisce la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro del personale in servizio a tempo indeterminato mediante corresponsione di un incentivo economico;

che tale norma, ad avviso del Governo, si pone in contrasto con le vigenti disposizioni contrattuali di comparto, le quali, per il personale non dirigenziale, non consentono l'elargizione del predetto incentivo. Piu' precisamente, la norma impugnata, introducendo un istituto economico, quale l'indennita' in questione, di cui (al comma 12) e' rimessa alla Giunta regionale la determinazione dei criteri di calcolo, ergo l'entita', avrebbe una chiara natura contrattuale, incidendo direttamente sulla regolamentazione del rapporto di lavoro con i dipendenti delle comunita' montane. In tal modo, la stessa norma, secondo il ricorrente, urta contro le disposizioni statali contenute negli articoli da 40 a 50 del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165 (Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche), che riservano alla contrattazione collettiva la determinazione delle norme regolatrici del rapporto di lavoro privatizzato con le pubbliche amministrazioni, e invade la competenza legislativa esclusiva dello Stato in materia di ordinamento civile...

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