n. 151 ORDINANZA 17 - 20 giugno 2013 -

ha pronunciato la seguente ORDINANZA nel giudizio per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sorto a seguito della deliberazione della Camera dei deputati del 22 settembre 2010 relativa alla insindacabilita', ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione, delle opinioni espresse dall'onorevole Silvio Berlusconi nei confronti del dott. Antonio di Pietro, promosso dal Giudice di pace di Viterbo con ricorso depositato in cancelleria il 7 febbraio 2013 ed iscritto al n. 3 del registro conflitti tra poteri dello Stato 2013, fase di ammissibilita'. Udito nella camera di consiglio del 22 maggio 2013 il Giudice relatore Giuseppe Tesauro. Ritenuto che, con ordinanza-ricorso del 9 gennaio 2013, depositata il successivo 7 febbraio, il Giudice di pace di Viterbo ha sollevato conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato in ordine alla deliberazione del 22 settembre 2010 (atti Camera, doc. IV-ter, n. 17/A), con cui la Camera dei deputati ha affermato che le dichiarazioni in relazione alle quali e' in corso davanti a detto Giudice procedimento penale nei confronti del (l'allora) deputato Silvio Berlusconi per il reato di diffamazione (art. 595, commi primo e secondo, codice penale), rese dal predetto sul conto di Antonio Di Pietro, nel corso di un comizio tenuto presso il palazzetto dello sport di Viterbo il 26 marzo 2008, concernono opinioni espresse da un membro del Parlamento nell'esercizio delle sue funzioni e sono pertanto insindacabili ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione;

che, secondo quanto riferito dal medesimo giudice:

  1. Antonio Di Pietro, in data 21 giugno 2008, sporgeva querela nei confronti di Silvio Berlusconi, in relazione alle suindicate dichiarazioni e le frasi che sarebbero state pronunciate, «come riportate nel capo d'imputazione, sono del seguente tenore: " Di Pietro si e' laureato grazie ai Servizi, perche' non e' possibile che l'abbia preso uno che parla cosi' l'italiano [...] a Montenero di Bisaccia nessuno sapeva che si stava laureando, nemmeno i suoi genitori [...]. Mi fa orrore non tanto perche' ha problemi con i congiuntivi, ma perche' non rispetta gli altri, ha mandato in galera italiani senza prove [...]. Ho orrore di Di Pietro, rappresenta il peggio del peggio. Mi fa orrore perche' non rispetta le persone, ha mandato in galera italiani senza avere alcuna prova"»;

  2. il Pubblico ministero citava in giudizio Silvio Berlusconi per il reato di cui all'art. 595, primo e secondo...

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