ORDINANZA COLLEGIALE Nº 201604153 di TAR Lazio - Roma, 24-02-2016

Presiding JudgeSAVO AMODIO ANTONINO
Date24 Febbraio 2016
Published date06 Aprile 2016
Court Rule Number201604153
CourtTribunale Amministrativo Regionale del Lazio - Roma (Italia)
N. 10912/2014 REG.RIC.

N. 04153/2016 REG.PROV.COLL.

N. 10912/2014 REG.RIC.

N. 10905/2014 REG.RIC.

N. 10906/2014 REG.RIC.

N. 10910/2014 REG.RIC.

N. 10965/2014 REG.RIC.

N. 10966/2014 REG.RIC.

N. 10968/2014 REG.RIC.

N. 10904/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

ORDINANZA

sul ricorso numero di registro generale 10904 del 2014, integrato con motivi aggiunti, proposto da Claudio Boccia, rappresentato e difeso dall’avvocato Massimo Luciani ed elettivamente domiciliato in Roma, Lungotevere Raffaello Sanzio n. 1, presso lo studio del predetto avvocato;


contro

il Segretariato Generale della Giustizia Amministrativa, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ed il Consiglio di Stato, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, per legge rappresentati e difesi dall’Avvocatura Generale dello Stato, con la quale sono domiciliati in Roma, via dei Portoghesi n. 12;



sul ricorso numero di registro generale 10905 del 2014, integrato con motivi aggiunti, proposto da Antonino Anastasi, rappresentato e difeso dall’avvocato Massimo Luciani ed elettivamente domiciliato in Roma, Lungotevere Raffaello Sanzio n. 1, presso lo studio del predetto avvocato;

contro

il Segretariato Generale della Giustizia Amministrativa, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ed il Consiglio di Stato, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, per legge rappresentati e difesi dall’Avvocatura Generale dello Stato, con la quale sono domiciliati in Roma, via dei Portoghesi n. 12;



sul ricorso numero di registro generale 10906 del 2014, integrato con motivi aggiunti, proposto da Rocco Antonio Cangelosi, rappresentato e difeso dall’avvocato Massimo Luciani ed elettivamente domiciliato in Roma, Lungotevere Raffaello Sanzio n. 1, presso lo studio del predetto avvocato;

contro

il Segretariato Generale della Giustizia Amministrativa, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ed il Consiglio di Stato, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, per legge rappresentati e difesi dall’Avvocatura Generale dello Stato, con la quale sono domiciliati in Roma, via dei Portoghesi n. 12;



sul ricorso numero di registro generale 10910 del 2014, integrato con motivi aggiunti, proposto da Carlo Mosca, rappresentato e difeso dall’avvocato Massimo Luciani ed elettivamente domiciliato in Roma, Lungotevere Raffaello Sanzio n. 1, presso lo studio del predetto avvocato;

contro

il Segretariato Generale della Giustizia Amministrativa, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ed il Consiglio di Stato, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, per legge rappresentati e difesi dall’Avvocatura Generale dello Stato, con la quale sono domiciliati in Roma, via dei Portoghesi n. 12;



sul ricorso numero di registro generale 10912 del 2014, integrato con motivi aggiunti, proposto da Carlo Schilardi, rappresentato e difeso dall’avvocato Massimo Luciani ed elettivamente domiciliato in Roma, Lungotevere Raffaello Sanzio n. 1, presso lo studio del predetto avvocato;

contro

il Segretariato Generale della Giustizia Amministrativa, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ed il Consiglio di Stato, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, per legge rappresentati e difesi dall’Avvocatura Generale dello Stato, con la quale sono domiciliati in Roma, via dei Portoghesi n. 12;



sul ricorso numero di registro generale 10965 del 2014, integrato con motivi aggiunti, proposto da Paolo De Ioanna, rappresentato e difeso dall’avvocato Massimo Luciani ed elettivamente domiciliato in Roma, Lungotevere Raffaello Sanzio n. 1, presso lo studio del predetto avvocato;

contro

il Segretariato Generale della Giustizia Amministrativa, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ed il Consiglio di Stato, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, per legge rappresentati e difesi dall’Avvocatura Generale dello Stato, con la quale sono domiciliati in Roma, via dei Portoghesi n. 12;



sul ricorso numero di registro generale 10966 del 2014, integrato con motivi aggiunti, proposto da Giuseppe Castiglia, rappresentato e difeso dall’avvocato Massimo Luciani ed elettivamente domiciliato in Roma, Lungotevere Raffaello Sanzio n. 1, presso lo studio del predetto avvocato;

contro

il Segretariato Generale della Giustizia Amministrativa, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ed il Consiglio di Stato, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, per legge rappresentati e difesi dall’Avvocatura Generale dello Stato, con la quale sono domiciliati in Roma, via dei Portoghesi n. 12;



sul ricorso numero di registro generale 10968 del 2014, integrato con motivi aggiunti, proposto da Damiano Nocilla, rappresentato e difeso dall’avvocato Massimo Luciani ed elettivamente domiciliato in Roma, Lungotevere Raffaello Sanzio n. 1, presso lo studio del predetto avvocato;

contro

il Segretariato Generale della Giustizia Amministrativa, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ed il Consiglio di Stato, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, per legge rappresentati e difesi dall’Avvocatura Generale dello Stato, con la quale sono domiciliati in Roma, via dei Portoghesi n. 12;

per l'annullamento

- quanto al ricorso n. 10904 del 2014, della nota prot. n. 39 del 20 maggio 2014, a firma del Segretario Generale della Giustizia Amministrativa, avente il seguente oggetto “art. 1, co. 489, L. 27 dicembre 2013 n. 147. Determinazioni”, con la quale l’Amministrazione convenuta, preso atto della comunicazione dell’I.N.P.S. da cui risulta che al Consigliere Claudio Boccia «è corrisposto un trattamento pensionistico», e «tenuto conto anche del tetto indicato dall’art 13, d.l. 24 aprile 2014 n. 66, pari ad € 240.000,00», ha comunicato al ricorrente che «provvederà, allo stato, alla sospensione del trattamento retributivo», disponendo altresì che «resta fermo, all’esito delle definitive determinazioni, l’obbligo di restituzione delle somme percepite per il periodo dell’anno 2014 antecedente alla eventuale riduzione della retribuzione, laddove in eccesso rispetto al tetto normativamente previsto», nonché di tutti gli atti presupposti, connessi e consequenziali, anche allo stato non conosciuti, con particolare riferimento, ove occorra, alla nota prot. n. 1074 del 14...

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT