N. 180 ORDINANZA (Atto di promovimento) 9 maggio 2011

LA CORTE DI APPELLO Ha emesso la seguente ordinanza.

Vista l'ordinanza n. 22357 emessa alla udienza del 27 maggio 2010, depositata in data 11 giugno 2010, e ordinanza del 17 gennaio 2011, depositata il 27 gennaio 2011 con le quali la Suprema Corte di Cassazione, ha ritenuto non manifestamente infondata, in riferimento all'art. 117 della Costituzione, la questione di legittimita' costituzionale dell'art. 10, cometa terzo, della legge n. 251 del 2005, nella parte in cui esclude l'applicazione dei nuovi termini di prescrizione, se piu' brevi, ai processi gia' pendenti in grado di appello o avanti alla Corte di cassazione;

Osserva La questione di legittimita' costituzionale sollevata con la citata ordinanza dalla S.C., e' rilevante nel presente giudizio, in quanto, ove dovesse venir meno, a seguito dell'accoglimento della stessa, la richiamata disposizione normativa e, quindi, la possibilita' di .applicazione dei termini di prescrizione piu' lunghi (ovverosia di quindici anni per gli imputati che hanno beneficiato delle attenuanti generiche e di anni ventidue e mezzo, per gli altri), per i procedimenti gia' pendenti in grado di appello o avanti alla Corte di cassazione, i reati ascritti agli imputati nel presente procedimento, tenuto conto dell'epoca del commesso reato (da intendersi, cosi' come da contestazione, all'8 ottobre 1992, sarebbero gia' prescritti nel termine di anni dodici e mezzo, e quindi in data 8 aprile 2006, anche tenuto conto dei periodi di sospensione del suo decorso, a causa dei rinvii dei dibattimento disposti, su istanza o per impedimento del difensore o dell'imputato (Cassazione penale, sez. un., 28 novembre 2001, n. 1021 Cremonese Cass. pen. 2002, 1308, 2798 - Riv. pen. 2002, 358 Giur. it. 2002, 1678 - Giur. it. 2002, 2131) in primo grado, per complessivi mesi dodici, e ancor prima, quindi, dell'intervento delle successive sospensioni in appello a far data dal 22 maggio 2006.

Ritiene, altresi', questa Corte che la questione di legittimita' costituzionale sollevata dalla Corte di Cassazione, non sia manifestamente infondata, sulla base delle argomentazioni svolte, autorevolmente, dal Supremo Collegio, a proposito del contrasto tra l'art. 10, comma 3 della legge n. 251 del 2005 e l'art. 117 Cost.

2.1. e che qui si riportano: '.... Con la sentenza n. 393 del 2006 la Corte Costituzionale ha premesso che l'art. 2 c.p., comma 4 deve essere interpretato, ed e' stato costantemente interpretato dalla giurisprudenza sia del giudice delle leggi che...

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