n. 47 ORDINANZA 13 - 20 marzo 2013 -

ha pronunciato la seguente ORDINANZA nel giudizio di legittimita' costituzionale dell'articolo 42-sexies, primo comma, lettera a), del regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12 (Ordinamento giudiziario), promosso dal Tribunale amministrativo regionale per il Veneto nel procedimento vertente tra L. G. e il Ministero della giustizia, con ordinanza del 6 giugno 2012, iscritta al n. 190 del registro ordinanze 2012 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 38, prima serie speciale, dell'anno 2012. Visto l'atto di intervento del Presidente del Consiglio dei ministri;

udito nella camera di consiglio del 16 gennaio 2013 il Giudice relatore Aldo Carosi. Ritenuto che con ordinanza depositata il 6 giugno 2012, R.O. n. 190 del 2012, il Tribunale amministrativo regionale per il Veneto ha sollevato questione di legittimita' costituzionale dell'articolo 42-sexies, primo comma, lettera a), del regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12 (Ordinamento giudiziario), in riferimento agli artt. 3 e 97 della Costituzione;

che il rimettente, in punto di fatto, espone che l'attore nel giudizio principale, giudice onorario (GOT) del Tribunale di Verona, ha impugnato il provvedimento di rigetto della sua istanza di proroga dell'incarico relativo alle esecuzioni immobiliari sino al 31 dicembre 2012, fondata sull'art. 15 del decreto-legge 22 dicembre 2011, n. 212 (Disposizioni urgenti per l'efficienza della giustizia civile), convertito dalla legge 17 febbraio 2012, n. 10;

che detta istanza e' stata respinta sulla base dell'art. 42-sexies, primo comma, lettera a), del r.d. n. 12 del 1941, che statuisce la cessazione dal servizio di giudice onorario al compimento del settantaduesimo anno di eta';

che il GOT chiede che gli venga applicato il limite di settantacinque anni di eta', richiamando, tra l'altro, l'art. 2, commi 1 e 2, del decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 215 (Attuazione della direttiva 2000/43/CE per la parita' di trattamento tra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica), nonche' la legislazione europea basata sul Trattato di Amsterdam e sulla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, la quale avrebbe sancito espressamente il principio di uguaglianza davanti alla legge (art. 20) e il divieto di qualsiasi forma di discriminazione e la direttiva 27 novembre 2000, n. 2000/78/CE (Direttiva del Consiglio che stabilisce un quadro generale per la parita' di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro);

che...

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