N. 108 SENTENZA 10 - 19 marzo 2010

LA CORTE COSTITUZIONALE

composta dai signori:

Presidente: Ugo DE SIERVO;

Giudici: Paolo MADDALENA, Alfio FINOCCHIARO, Alfonso QUARANTA, Franco GALLO, Luigi MAZZELLA, Gaetano SILVESTRI, Sabino CASSESE, Maria Rita SAULLE, Giuseppe TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO, Giuseppe FRIGO, Alessandro CRISCUOLO, Paolo GROSSI;

ha pronunciato la seguente

Sentenza

nel giudizio di legittimita' costituzionale dell'art. 15, comma 2, della legge della Regione Friuli-Venezia Giulia del 26 ottobre 2006, n. 19 (Disposizioni in materia di salute umana e sanita' veterinaria e altre disposizioni per il settore sanitario e sociale, nonche' in materia di personale), promosso dalla Corte d'appello di Trieste nel procedimento vertente tra C. T. e l'Azienda Ospedaliera 'Santa Maria della Misericordia' con ordinanza del 1° settembre 2009, iscritta al n. 262 del registro ordinanze 2009 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 42, 1ª serie speciale, dell'anno 2009;

Visto l'atto di intervento della Regione Friuli-Venezia Giulia;

Udito nella camera di consiglio del 10 febbraio 2010 il Giudice relatore Paolo Maria Napolitano;

Ritenuto in fatto 1. - La Corte d'appello di Trieste, sezione II civile, con ordinanza depositata il 1° settembre 2009 ha sollevato questione di legittimita' costituzionale dell'art. 15, comma 2, della legge della Regione Friuli-Venezia Giulia 26 ottobre 2006, n. 19 (Disposizioni in materia di salute umana e sanita' veterinaria e altre disposizioni per il settore sanitario e sociale, nonche' in materia di personale), in riferimento all'art. 117, comma terzo, della Costituzione e all'art. 5, numero 16, della legge costituzionale 31 gennaio 1963, n.

1 (Statuto speciale della Regione Friuli-Venezia Giulia).

La questione e' stata sollevata nel corso di un giudizio civile in grado di appello, promosso dalla signora C. T. avverso l'Azienda Ospedaliera 'Santa Maria della Misericordia' di Udine (poi, Azienda Ospedaliera Universitaria di Udine 'Santa Maria della Misericordia'), per chiedere il risarcimento dei danni asseritamente subiti a seguito dell'intervento chirurgico effettuato presso la struttura ospedaliera, in data 21 agosto 1992.

1.1. - Il rimettente - dopo aver sinteticamente riassunto gli atti di causa del giudizio di primo grado dinanzi al Tribunale di Udine, conclusosi con la sentenza del 18-29 maggio 2006, n. 661, con la quale il giudice adito ha dichiarato il difetto di legittimazione passiva della Azienda Ospedaliera convenuta, compensando tra le parti le spese di lite - rileva che, con atto di citazione notificato il 18 maggio del 2007, C. T. ha proposto appello avverso tale sentenza, lamentando l'erroneita' della predetta statuizione, in particolare facendo riferimento all'entrata in vigore dell'art. 15 della legge regionale Friuli-Venezia Giulia 26 ottobre 2006, n. 19 (emanata dopo il deposito della sentenza del Tribunale di Udine).

Tale norma regionale stabilisce che: 'Dopo il comma 1 dell'art. 4 della legge regionale n. 21/2001, e' inserito il seguente: '1-bis.

Successivamente alla chiusura delle gestioni liquidatorie delle soppresse unita' sanitarie locali, ogni e qualsiasi spesa accertata o riconosciuta, anche in giudizio, per debiti oneri e risarcimento danni relativa a tali gestioni fa carico ai bilanci delle aziende sanitarie regionali subentrate alle unita' sanitarie locali soppresse ed e' esclusa ogni legittimazione passiva, sostanziale e processuale dell'amministrazione regionale, stante la diretta ed esclusiva responsabilita' delle aziende sanitarie regionali per le passivita' delle gestioni liquidatorie'.

Ricorda, quindi, la Corte rimettente come l'intervento a seguito del quale l'appellante afferma di aver riportato danni risale ad un periodo antecedente all'emanazione del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 (Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell'articolo 1 della legge 23 ottobre 1992, n.

421), - decreto, antecedente alla costituzione delle Aziende sanitarie locali (ASL) e delle Aziende Ospedaliere, che ha soppresso le Unita' sanitarie locali (USL) - e rileva, altresi', come l'atto di citazione di primo grado sia stato notificato all'Azienda Ospedaliera dopo che la delibera della Giunta regionale del 13 dicembre 2002, n.

4319, aveva decretato la chiusura delle gestioni liquidatorie, a decorrere dalla data del 31 dicembre dello stesso anno.

1.2. - Tutto cio' premesso, poiche' la questione di legittimita' costituzionale del citato art. 15, comma 2, appare al rimettente rilevante e non manifestamente infondata per contrasto con l'art.

117, terzo comma, Cost. e con l'art. 5 dello statuto speciale della Regione Friuli-Venezia Giulia, lo stesso ritiene di sollevarla d'ufficio.

Infatti, secondo la Corte d'appello di Trieste, il carattere risarcitorio del giudizio rende rilevante, ai fini della decisione, la risoluzione della questione preliminare sulla legittimazione passiva del convenuto nel processo di primo grado, poiche' - in caso di eventuale accoglimento della domanda di risarcimento danni, secondo quanto disposto dalla norma censurata - la responsabilita' patrimoniale per...

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