N. 335 ORDINANZA 15 - 24 novembre 2010

LA CORTE COSTITUZIONALE

composta dai signori:

Presidente: Francesco AMIRANTE;

Giudici: Ugo DE SIERVO, Paolo MADDALENA, Alfio FINOCCHIARO, Alfonso QUARANTA, Franco GALLO, Luigi MAZZELLA, Gaetano SILVESTRI, Giuseppe TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO, Alessandro CRISCUOLO, Paolo GROSSI;

ha pronunciato la seguente

Ordinanza

nel giudizio di legittimita' costituzionale dell'articolo 39 del decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546 (Disposizioni sul processo tributario in attuazione della delega al Governo contenuta nell'art. 30 della legge 30 dicembre 1991, n. 413), promosso dalla Commissione tributaria provinciale di Napoli, nel procedimento vertente tra 'L'isola dei pesci s.a.s. di Liberti Carmine & c.' e l'Agenzia delle entrate - Ufficio di Casoria, con ordinanza dell'8 ottobre 2009, iscritta al n. 96 del registro ordinanze 2010 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 14, 1ª serie speciale, dell'anno 2010.

Visto l'atto di intervento del Presidente del Consiglio dei ministri;

Udito nella camera di consiglio del 22 settembre 2010 il giudice relatore Alfio Finocchiaro.

Ritenuto che la Commissione tributaria provinciale di Napoli, nel corso di un procedimento di impugnazione di un avviso di accertamento IVA, ha sollevato, in riferimento agli articoli 3 e 24 della Costituzione, questione di legittimita' costituzionale dell'articolo 39 del decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546 (Disposizioni sul processo tributario in attuazione della delega al Governo contenuta nell'art. 30 della legge 30 dicembre 1991, n. 413);

che il collegio rimettente ha fatto presente che la societa' ricorrente aveva osservato che nell'accertamento non risultavano indicate le fatture ritenute fittizie dall'Ufficio impositore e che, essendo stata tutta la documentazione fiscale, tecnica e amministrativa della societa' sottoposta a sequestro, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola, essa non era stata in grado di esibire neppure le fotocopie dei documenti occorrenti per l'esercizio del diritto di difesa;

che la ricorrente aveva, pertanto, richiesto la sospensione del giudizio in attesa della definizione del procedimento;

che, secondo il giudice a quo, l'art. 39 del citato d.lgs. n.

546 del 1992 vieta, in generale, la sospensione del processo tributario in caso di contemporanea pendenza di un processo penale il cui esito potrebbe influire sulla decisione, restandone compresso il diritto di difesa, per essere preclusi al...

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