n. 307 ORDINANZA (Atto di promovimento) 26 ottobre 2012 -

IL TRIBUNALE Letti gli atti del proc. n. 50/10 R.G. ESEC. nei confronti di B.M. nato a Roma il 18 settembre 1977 ritenuta la propria competenza quale Giudice dell'esecuzione a norma dell'art. 676 e segg. c.p.p.;

Osserva Con sentenza del 20 aprile 2012 la Suprema Corte annullava con rinvio ordinanza del 18 maggio 2011 con la quale questo Giudice rigettava richiesta del condannato B. avente ad oggetto l'applicazione della continuazione tra le condotte giudicate con due sentenze relative a reati di rapina. In particolare la Suprema Corte rilevava incompletezza di motivazione con particolare riguardo allo stato di tossicodipendenza del ricorrente B., stato non menzionato nell'ordinanza impugnata e del quale occorre avere riguardo alla luce dell'art. 671 comma primo c.p.p. secondo cui «fra gli elementi che incidono sull'applicazione del reato continuato vi e' la consumazione di piu' reati in relazione allo stato di tossicodipendenza». Veniva disposto annullamento con rinvio degli atti al GIP affinche' si esamini «in piena autonomia di giudizio» l'istanza proposta da B. M. colmando le lacune motivazionali. Questo Giudice in data 16 agosto 2012 rimetteva gli atti al Magistrato tabellarmente competente in ipotesi di incompatibilita' dello scrivente. Con nota del 29 agosto 2012 venivano rimessi gli atti al Magistrato Coordinatore della Sezione che il 17 settembre 2012 assegnava il procedimento allo scrivente. Cio' con riferimento a Cass. Sez. 1 sent. n. 2098 del 19 dicembre 2007 che prevede legittimita' dell'ordinanza emessa in sede di giudizio di rinvio dallo stesso Giudice autore del provvedimento annullato dalla Corte di Cassazione in quanto la diversita' della persona fisica del Giudice a decidere dopo annullamento con rinvio e' imposta dall'art. 623 lett. d) c.p.p. soltanto con riferimento alle sentenze. In punto di merito si osserva quanto segue. Il B. ha riportato due condanne per condotta di rapina aggravata in concorso con I. E. In data 17 settembre 2008 ha rapinato, brandendo un coltello (il complice I. puntava una pistola al personale presente) l'istituto di credito Unicredit Agenzia di Borgorose. Il giorno 19 settembre 2008 invece perpetrava rapina in concorso con il medesimo I. in danno di altro istituto di credito, banca della Marche Agenzia in altro Comune, quello di Colleferro. Questo Giudice rigettava la richiesta di riunione dei fatti in quanto avvinti dal medesimo disegno criminoso, non ritenendo tali le condotte poste in essere...

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