n. 126 ORDINANZA (Atto di promovimento) 27 febbraio 2014 -

IL TRIBUNALE DI BERGAMO Il Tribunale del Lavoro di Bergamo nella persona della dott.ssa Antonella Troisi ha pronunciato la presente ordinanza sul ricorso numero di registro generale 468 del 2012 proposto da Tiziana Maffeis, Irene Caccia, Alberto Nava, Eleonora Gianfreda e Lara Micheli, rappresentati e difesi dagli avv.ti Yvonne Messi e Denis Campana del foro di Bergamo, contro l'Azienda Ospedaliera Bolognini di Seriate, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avv. Marco Saita del foro di Bergamo. Ordinanza Letto il ricorso degli infermieri ricorrenti, la memoria dell'Azienda Ospedaliera datrice di lavoro, i relativi allegati ed i documenti, nonche' le memorie finali, il Giudice del Lavoro del Tribunale di Bergamo sottolinea che i sigg. Tiziana Maffeis, Irene Caccia, Alberto Nava, Eleonora Gianfreda e Lara Micheli, infermieri professionali dipendenti dell'Azienda Ospedaliera Bolognini di Seriate (la prima a tempo parziale al 66%, gli altri a tempo pieno) al di fuori dell'orario di lavoro hanno svolto attivita' di infermiere presso terzi (piccoli servizi infermieristici domiciliari in virtu' di contratto di collaborazione coordinata e continuativa con ditte del settore) senza premurarsi di ottenere la previa autorizzazione dall'Ente Ospedaliero, come richiesta dall'art. 53 decreto legislativo n. 165/2001. L'azienda ha preso atto dell'esito degli accertamenti compiuti dalla Guardia di Finanza di Bergamo, poi resi edotti al Dipartimento della Funzione Pubblica, e ha comminato in data 19 marzo 2010 sanzioni disciplinari ai dipendenti (15 giorni di sospensione dal servizio e dalla retribuzione per Maffeis Tiziana e 30 giorni della medesima sanzione per tutti gli atri) non mancando di sottolineare nei provvedimenti disciplinari che ciascuno dei dipendenti sanzionati aveva mantenuto un elevato standard qualitativo nello svolgimento del servizio, che lo svolgimento dell'attivita' lavorativa esterna non aveva recato danni all'azienda in relazione all'organizzazione del lavoro (non vi era stata alcuna necessita' di revisione delle turnazioni, ad esempio, per assenze improvvise), che lo svolgimento dell'attivita' lavorativa esterna non aveva pregiudicato il principio di imparzialita' e il buon andamento dell'azione amministrativa ed infine che non vi era stato alcun nocumento all'immagine aziendale. Inoltre, l'Azienda Ospedaliera ha chiesto il pagamento di somme di denaro ex art. 53 decreto legislativo n. 165/2000 per il medesimo comportamento, per aver i dipendenti svolto, in costanza di rapporto di lavoro con l'Azienda, prestazione remunerate da datori di lavoro privati senza la prescritta autorizzazione. Gli importi rivendicati corrispondono all'intero compenso percepito da terzi (regolarmente assoggettato a ritenute di legge per prelievi fiscali e previdenziali). Le somme richieste a Tiziana Maffeis ammontano ad €

20.797,59, ad Irene Caccia ammontano ad €

21.286,96, ad Alberto Nava ad €

47.238,10, ad Eleonora Gianfreda €

28.043,00, a Lara Micheli €

36.416,08. Come sopra detto, dopo che ai dipendenti sono state comminate le sanzioni disciplinari, l'azienda sta esigendo ratealmente le somme addebitate ai ricorrenti. Tutto cio' sulla base dell'art. 53 comma 7...

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