n. 248 ORDINANZA (Atto di promovimento) 15 luglio 2016 -

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE Sezione lavoro Composta dagli Ill.mi sigg.ri Magistrati: dott. Luigi Macioce - Presidente;

dott. Giuseppe Napoletano - Relatore Consigliere;

dott. Amelia Torrice - Consigliere;

dott. Daniela Blasutto - Consigliere;

dott. Annalisa Di Paolantonio - Consigliere;

Ha pronunciato la seguente ordinanza interlocutoria sul ricorso n. 26621-2014 proposto da Menchini Gianni C.F. MNCGNN50A20L483X, elettivamente domiciliato in Roma, Via Federico Cesi, 72, presso lo studio dell'avvocato Achille Buonafede, che lo rappresenta e difende unitamente all'avvocato Luciana Criaco, giusta delega in atti, ricorrente;

Nonche' contro A.R.P.A. - Azienda regionale protezione ambiente del Friuli Venezia Giulia C.F. 02096520305, intimata;

Nonche' da A.R.P.A. - Azienda regionale protezione ambiente del Friuli Venezia Giulia C.F. 02096520305, in persona del legale rappresentante pro tempore, domiciliata in Roma, Piazza Cavour, presso la Cancelleria della Corte Suprema di Cassazione, rappresentata e difesa dall'avvocato Flaviano De Tina, giusta delega in atti, controricorrente e ricorrente incidentale;

Nonche' contro Menchini Gianni C.F. MNCGNN50A20L483X, intimato;

Contro Menchini Gianni C.F. MNCGNN50A20L483X, elettivamente domiciliato in Roma, Via Federico Cesi, 72, presso lo studio dell'avvocato Achille Buonafede, che lo rappresenta e difende unitamente all'avvocato Luciana Criaco, giusta delega in atti, controricorrente, Contro A.R.P.A. - Azienda regionale protezione ambiente del Friuli Venezia Giulia C.F. 02096520305, intimata;

Avverso la sentenza n. 271/2014 della Corte d'appello di Trieste, depositata il 28 luglio 2014, R.G. n. 345/2013;

Udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 4 maggio 2016 dal consigliere dott. Giuseppe Napoletano;

Udito l'avvocato Luciana Criaco;

Udito il pubblico ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. Renato Finocchi Ghersi, che ha concluso per l'accoglimento del ricorso per quanto di ragione. Rileva La Corte d'Appello di Trieste, riformando le sentenze del Tribunale di Udine, rigettava la domanda proposta nei confronti dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente del Friuli Venezia Giulia (A.R.P.A.) da Menchini Gianni il quale, assunto dalla predetta Agenzia regionale con contratto di diritto privato di durata quinquennale con l'incarico di Direttore tecnico-scientifico, aveva dedotto che, in coincidenza con la nomina del commissario straordinario, subentrato al precedente Direttore generale, gli era stato revocato l'incarico, senza che l'Agenzia avesse motivato il relativo provvedimento, ed aveva chiesto, previa declaratoria dell'illegittimita' della risoluzione del rapporto, la condanna dell'Agenzia al pagamento del risarcimento del danno patrimoniale non patrimoniale;

A fondamento del decisum la Corte del merito, ha richiamato la sentenza n. 3529 del 2013 di questa Corte, secondo la quale in tema di risoluzione del rapporto di lavoro del Direttore tecnico-scientifico e del Direttore amministrativo dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (A.R.P.A.), l'art. 9, comma 6, della legge regionale Friuli Venezia Giulia del 3 marzo 1998, n. 6, che prevede la cessazione dell'incarico entro tre mesi dalla data di nomina del nuovo Direttore generale (salvo riconferma), introduce una fattispecie di estinzione automatica del rapporto, la cui ratio andava individuata nell'intento di assicurare la costante permanenza del rapporto...

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