n. 167 ORDINANZA (Atto di promovimento) 24 aprile 2015 -

TRIBUNALE DI LECCE Seconda sezione penale Ordinanza (ex art. 23 legge cost, n. 87/1953). Il giudice, in persona della dott.ssa Silvia Saracino;

Visti gli atti del processo a carico di Iasella Anna Rita, nata in Svizzera il 16 giugno 1972, difesa dall'avv. Luigi Rella del Foro di Lecce, nel procedimento n. 3323/2011 R.G.N.R. e n. 1497/2014 R.G.T.;

Pronuncia la seguente;

Ordinanza 1. - Iasella Anna Rita e' stata tratta a giudizio per il reato di cui all'art. 10-quater del decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74, in relazione all'ipotesi di cui all'art. 10-bis del medesimo decreto legislativo, perche' nella qualita' di titolare dell'omonima ditta individuale, soggetto tenuto alla dichiarazione annuale in materia di redditi e di IVA, effettuava attivita' di compensazione al sensi dell'art. 17 del decreto legislativo n. 241/1997: a) per l'anno fiscale 2008 utilizzando crediti non spettanti e/o inesistenti per la somma complessiva di euro 60.179,34 (reato commesso in Diso il 30 settembre 2009);

  1. per l'anno fiscale 2009 utilizzando crediti non spettanti e/o inesistenti per la somma complessiva di euro 66.288,61 (reato commesso in Diso al 30 settembre 2010). 2. - Nel corso del procedimento, introdotto il rito abbreviato, dalla difesa dell'imputata e' stato chiesto, con riferimento ai reati per cui si procede, di sollevare questione di legittimita' costituzionale della norma di cui all'art. 10-quater decreto legislativo n. 74/2000, per violazione dell'art. 3 della Costituzione, sotto il profilo della irragionevolezza della soglia di punibilita' di 50.000,00 euro, ravvisando un ingiustificato e deteriore trattamento rispetto alle piu' gravi ipotesi di cui agli articoli 4 e 5 dello stesso decreto, nella formulazione anteriore al decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito con legge 14 settembre 2011, n. 148. Nel corso della discussione, la difesa dell'imputato ha osservato come tale illegittimita' si manifesti vieppiu' alla luce dalla sentenza n. 80/2014 resa dalla Corte costituzionale all'esito di analoga questione sollevata con riferimento al reato di cui all'art. 10-ter decreto legislativo n. 74/2000 in relazione all'omesso versamento dell'imposta sul valore aggiunto. 2. - Ritiene questo giudice che l'eccezione proposta dalla difesa oltre che rilevante non sia manifestamente infondata. 2.1. - La questione proposta e' rilevante nel processo in corso, in quanto quest'ultimo non puo' essere definito in assenza dalla sua risoluzione, dovendo derivare dalla eventuale dichiarazione di illegittimita' della norma il proscioglimento dell'imputata. Si noti che dalla lettura del capo di imputazione e dagli atti contenuti nei fascicolo del P.M. - pienamente utilizzabili stante la peculiarita' del rito abbreviato - emerge, dal punto di vista oggettivo...

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