Massimario di legittimità

AutoreCasa Editrice La Tribuna
Pagine77-80

Page 77

I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione.

@Appello penale - Cognizione del giudice di appello - Circostanze - Applicazione di attenuanti

* Il giudice che, sull'appello del solo imputato, riconosca la sussistenza di una nuova circostanza attenuante deve bilanciare le circostanze concorrenti, ben potendo peraltro ribadire il giudizio di equivalenza già espresso dal primo giudice, poiché, ai sensi dell'art. 69 c.p., il riconoscimento di una nuova circostanza attenuante non rende automaticamente prevalenti le circostanze attenuanti.

    Cass. pen., sez. II, 21 dicembre 2007, n. 47483 (ud. 19 dicembre 2007), D'Angelo. (C.p.p., art. 597; c.p., art. 69). [RV239325]


@Applicazione della pena su richiesta delle parti - Pena - Misura di sicurezza - Patrimoniali

* In caso di applicazione della pena su richiesta delle parti, il giudice dell'esecuzione, anche dopo la modifica dell'art. 445 c.p.p. intervenuta con L. n. 134 del 2003, può disporre la confisca solo qualora la stessa sia obbligatoria, ossia nei casi in cui il bene costituisca il prezzo del reato o in quelli in cui l'obbligatorietà è prevista da particolari disposizioni.

    Cass. pen., sez. I, 12 febbraio 2008, n. 6650 (c.c. 5 febbraio 2008), Potorti. (C.p.p., art. 445; c.p.p., art. 676; c.p., art. 240; L. 12 giugno 2003, n. 134). [RV239310]


@Atti processuali penali - Lingua italiana - Atti e documenti non compiuti né tradotti in lingua italiana - Traduzione in lingua nota all'imputato alloglotta dell'estratto contumaciale della sentenza di secondo grado

* L'imputato alloglotta, che non abbia una sufficiente conoscenza della lingua italiana, ha diritto alla traduzione, nella lingua da lui sicuramente conosciuta, anche dell'estratto contumaciale della sentenza di secondo grado.

    Cass. pen., sez. I, 21 febbraio 2008, n. 7986 (c.c. 22 gennaio 2008), P.G. in proc. Omobude. (C.p.p., art. 143; c.p.p., art. 548; c.p.p., art. 598). [RV239231]


@Atti processuali penali - Lingua italiana - Procedimenti penali nei quali sia costituita una parte civile di madre lingua tedesca - Redazione dei provvedimenti giudiziari in lingua tedesca

* L'art. 18 bis D.P.R. n. 574 del 1988 (norma di attuazione dello Statuto speciale per la regione Trentino Alto Adige in materia di uso della lingua tedesca e ladina nei rapporti dei cittadini con la P.A. e nei procedimenti giudiziari) prescrive a pena di nullità la redazione dei provvedimenti giudiziari anche in lingua tedesca soltanto con riguardo ai procedimenti penali nei quali vi sia la costituzione di una parte civile di lingua madre tedesca. (Nella specie, il ricorso è stato rigettato poiché la persona offesa non si era ancora costituita parte civile).

    Cass. pen., sez. II, 2 gennaio 2008, n. 2 (c.c. 2 ottobre 2007), P.O. in proc. Tucci. (C.p.p., art. 179; D.P.R. 15 luglio 1988, n. 574, art. 18 bis; D.L.vo 29 maggio 2001, n. 283, art. 6). [RV239262]


@Depenalizzazione - Applicazione delle sanzioni - Autorità competente - Potere di accertamento della polizia municipale

* Gli appartenenti alla polizia municipale, ai sensi dell'art. 57 c.p.p. e 5 legge 3 luglio 1986 n. 65, hanno la qualifica di agenti di polizia giudiziaria soltanto nel territorio di appartenenza e limitatamente al tempo in cui sono in servizio e ciò a differenza di altri corpi, quali la Polizia di Stato, i Carabinieri, la Guardia di finanza etc., i cui appartenenti operano su tutto il territorio nazionale e sono sempre in servizio. I predetti, quindi, possono accertare tutte le violazioni in materia di sanzioni amministrative e fra queste anche quelle relative alla circolazione stradale purché si trovino nell'ambito territoriale dell'ente di appartenenza ed alla condizione che siano effettivamente in servizio. (In applicazione del principio, la S.C. ha ritenuto dovesse considerarsi nullo il verbale di contestazione di un'infrazione al codice della strada redatto da un vigile urbano che si trovava in comune diverso da quello in cui operava con tale qualifica mentre, in abiti civili e fuori dal servizio di vigilanza, si trovava a bordo della sua autovettura).

    Cass. civ., sez. II, 3 marzo 2008, n. 5771, Com. Reggio Emilia c. Sezzi. (Nuovo c.s., art. 12; nuovo c.s., art. 13; L. 3 luglio 1965, n. 65, art. 1; L. 3 luglio 1965, n. 65, art. 5). [RV602077]


@Depenalizzazione - Applicazione delle sanzioni - Formazione e trasmissione dei ruoli da parte del Prefetto - Prescrizione quinquennale

* In tema di sanzioni amministrative per la violazione del codice della strada, alla formazione e trasmissione dei ruoli da parte del Prefetto, ai fini della riscossione delle somme a tale titolo dovute, non è applicabile la decadenza prevista dall'art. 17 del D.P.R. 29 settembre 1973 n. 602, ma solo la prescrizione quinquennale, dettata sia dall'articolo 209 del codice della strada - relativamente alle sanzioni conseguenti alle infrazioni stradali -, sia dall'art. 28 della legge 24 novembre 1981 n. 689.

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