Massimario di legittimità

Pagine789-791

Page 789

I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione.

@Amministratore del condominio - Rendiconto - Redazione - Criteri.

La contabilità presentata dall'amministratore del condominio non è necessario che sia redatta con forme rigorose, analoghe a quelle prescritte per i bilanci delle società, ma deve essere idonea a rendere intellegibili ai condomini le voci di entrata e di uscita, con le relative quote di ripartizione, e cioè tale da fornire la prova, attraverso i corrispondenti documenti giustificativi, non solo della qualità e quantità dei frutti percetti e delle somme incassate, nonché dell'entità e causale degli esborsi fatti, ma anche di tutti gli elementi di fatto che consentano di individuare e vagliare le modalità con cui l'incarico è stato eseguito e di stabilire se l'operato di chi rende il conto sia adeguato a criteri di buona amministrazione.

    Cass. civ., sez. II, 7 luglio 2000, n. 9099, Bittolo Bon Giovanni c. Cond. Altissimo di Portogruaro. (C.c., art. 1130).

@Avviamento commerciale - Indennità - Prova - Onere.

In tema di corresponsione dell'indennità di avviamento, quando sia il locatore a rivestire la qualità di attore, onde ottenere l'accertamento negativo della spettanza di tale indennità al condut- tore, è esclusivo onere del primo provare l'insussistenza dei presupposti del relativo diritto, a nulla rilevando che, trattandosi di prova negativa, l'adempimento di tale onere può rivelarsi, in concreto, particolarmente gravoso assolverlo.

    Cass. civ., sez. III, 19 luglio 2000, n. 9491, Silba spa c. Villa Alba srl. (C.c., art. 2967; L. 27 luglio 1978, n. 392, art. 34).

@Azienda - Affitto - Locazione ad uso non abitativo - Differenze.

Il criterio discretivo tra locazione di immobile ad uso non abitativo e affitto d'azienda è fondato, rispettivamente, sulla valenza assorbente ed esclusiva dell'immobile nel primo caso e, viceversa, sulla sua considerazione funzionalmente paritaria e complementare con gli altri beni organizzati per l'azienda, nel secondo caso.

    Cass. civ., sez. III, 2 agosto 2000, n. 10106, Savina c. Pelizzi Faro di Pelizzi Ivan e Giuseppe. (C.c., art. 1571; c.c., art. 2562).

@Azioni giudiziarie del condominio - Legittimazione dell'amministratore - Ingiunzione per contributi condominiali - Opposizione.

L'amministratore del condominio può promuovere il procedimento monitorio per la riscossione degli oneri condominiali, e l'eventuale posizione da parte del condomino ingiunto potrà riguardare la sussistenza del debito e la documentazione posta a fondamento dell'ingiunzione, ovvero il verbale della delibera assembleare, ma non può estendersi alla nullità o annullabilità della delibera avente ad oggetto l'approvazione delle spese condominiali, che dovranno invece essere fatte valere in via separata con l'impugnazione di cui all'articolo 1137 c.c.

    Cass. civ., sez. II, 8 agosto 2000, n. 10427, Cond. Parco Quadrifoglio via Romani Sant'Anastasia c. Rubino. (C.c., art. 1130; c.c., art. 1137; att. c.c., art. 63).

@Canone - Pagamento - Omissione - Valutazione dell'importanza dell'inadempimento.

La disposizione contenuta nell'art. 5 della legge n. 392 del 1978, che ha predeterminato la gravità dell'inadempimento ai fini della risoluzione del contratto di locazione, è dettata per il tipo contrattuale della locazione ad uso abitativo e non è estensibile al tipo contrattuale della locazione per uso diverso dall'abitazione, rispetto al quale resta operante il criterio della non scarsa importanza dell'inadempimento stabilito dall'art. 1455 c.c. In siffatto tipo di locazioni nulla impedisce, poi, che il mancato pagamento del canone, pur ponendosi in contrasto con una delle obbligazioni principali del conduttore, possa, per il concorso di determinate circostanze, da apprezzare discrezionalmente dal giudice di merito, essere valutato ai sensi dell'art. 1455 c.c., come un inadempimento di scarsa importanza, come tale non idoneo a provocare la risoluzione.

    Cass. civ., sez. III, 4 agosto 2000, n. 10239, Mantia c. Lo Gioco. (C.c., art. 1455; c.c., art. 1587; L. 27 luglio 1978, n. 392, art. 5).

@Competenza civile - Regolamento di competenza - Provvedimenti impugnabili - Provvedimento indicativo del rito applicabile.

La natura meramente ordinatoria - e la conseguente non impugnabilità con istanza di regolamento di competenza - del provvedimento con cui il pretore indichi quale sia il rito applicabile alla controversia, rimettendola a sè stesso (nella specie, quale giudice competente in materia di locazione), presuppone che la controversia medesima rientri, comunque, nella competenza per valore dello stesso ufficio giudiziario, e va pertanto esclusa quando l'inclusione o meno di essa fra le cause contemplate dall'art. 8 n. 3 c.p.c. condizioni da sola la...

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT