Massimario

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I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione
Massimario
Amministratore
Attribuzioni – Responsabilità – Condominio negli edif‌i-
ci – Esecuzione di lavori su parti comuni – Danni lamenta-
ti da un singolo condomino – Asserita omessa vigilanza da
parte del condominio – Titolarità dal lato passivo dell’ob-
bligazione risarcitoria – Individuazione.
In tema di risarcimento danni per l’esecuzione di lavori su parti
comuni di un edif‌icio condominiale, poiché il condominio è un
ente di gestione privo di personalità giuridica distinta da quella
dei singoli condomini, il condòmino che ritenga di essere stato
danneggiato da un’omessa vigilanza da parte del condominio
nell’esecuzione dei lavori dovrà rivolgere la propria pretesa ri-
sarcitoria nei confronti dell’amministratore, in qualità di rappre-
sentante del condominio, il quale, a sua volta, valuterà se agire
in rivalsa contro l’amministratore stesso. F Cass. civ., sez. III, 30
settembre 2014, n. 20557, Acciari ed altro c. Acciari ed altri (c.c.,
art. 1117; c.c., art. 1130; c.c., art. 1131; c.c., art. 2043; c.c.,
art. 2051). [RV633485]
Assemblea dei condomini
Convocazione – Intervallo ex art. 1136 c.c. tra la prima
e la seconda convocazione assembleare – Giorno succes-
sivo a distanza inferiore a ventiquattro ore – Suff‌icienza.
In tema di condominio negli edif‌ici, la norma di cui all’art. 1136
cod. civ., secondo la quale tra l’assemblea di prima e di secon-
da convocazione deve passare almeno un giorno, va intesa non
già nel senso che debbano trascorrere ventiquattro ore, ma
che la seconda assemblea deve essere tenuta, come minimo,
nel giorno successivo. F Cass. civ., sez. VI, 24 ottobre 2014, n.
22685, Scattaglia c. Condominio Viale Regina Margherita 175
Roma (c.c., art. 1136; l. 11 dicembre 2012, n. 220, art. 14).
[RV633153]
Deliberazioni – Impugnazioni – Diritto del condomino
di esaminare la documentazione relativa all’assemblea –
Condizioni – Limiti – Inesigibilità della richiesta di acces-
so – Onere della prova – Ripartizione.
In tema di condominio negli edif‌ici, ciascun condomino ha dirit-
to di accedere alla documentazione contabile in vista della con-
sapevole partecipazione all’assemblea condominiale, e a tale
diritto corrisponde l’obbligo dell’amministratore di predisporre
un’organizzazione, sia pur minima, che consenta di esercitare lo
stesso e di informarne i condomini, sicché, a fronte della richie-
sta di un singolo condomino di accedere alla predetta documen-
tazione, grava sull’amministratore, ovvero sul condominio che
intenda resistere all’impugnazione della delibera assembleare
proposta dal condomino dissenziente, l’onere della prova dell’i-
nesigibilità ed incompatibilità della richiesta con le modalità
previamente comunicate. F Cass. civ., sez. II, 19 settembre 2014,
n. 19799, Cond Via Gallarate 34 36 Milano c. Boniardi (c.c., art.
1130; c.c., art. 1136). [RV632421]
Deliberazioni – Impugnazioni – Invalidità di delibera-
zione per omessa tempestiva convocazione di tutti i con-
domini – Onere probatorio a carico del condominio conve-
nuto – Sussistenza – Fondamento.
Qualora il condomino impugni la deliberazione assembleare
lamentando la mancata menzione della regolarità delle convo-
cazioni, la prova che tutti i condomini siano stati tempestiva-
mente avvisati incombe sul condominio, non potendosi porre
a carico del condomino l’onere di una dimostrazione negativa,
quale quella dell’omessa osservanza dell’obbligo di convocare
l’universalità dei condomini, trattandosi di elemento costitutivo
della validità della delibera. F Cass. civ., sez. VI-II, 24 ottobre
2014, n. 22685, Scattaglia c. Condominio Viale Regina Marghe-
rita 175 Roma (c.c., art. 1136; c.c., art. 2697; l. 11 dicembre
2012, n. 220, art. 14). [RV633154]
Deliberazioni – Impugnazioni – Procedimento di impu-
gnazione di deliberazione dell’assemblea – Forma dell’at-
to di appello – Citazione – Necessità – Conseguenze ai f‌ini
della tempestività del gravame.
L’appello avverso la sentenza che abbia pronunciato sull’impu-
gnazione di una deliberazione dell’assemblea di condominio, ai
sensi dell’art. 1137 cod. civ., va proposto, in assenza di specif‌i-
che previsioni di legge, mediante citazione in conformità alla
regola generale di cui all’art. 342 cod. proc. civ., sicché la tem-
pestività del gravame va verif‌icata in base alla data di notif‌ica
dell’atto e non a quella di deposito dello stesso nella cancelle-
ria del giudice "ad quem". F Cass. civ., sez. II, 6 novembre 2014,
n. 23692, Tosi c. Condominio Cogre Di Via Mauro Rota Milano
(c.c., art. 1137; c.p.c., art. 342). [RV633357]
Avviamento commerciale
Indennità – Condizioni – Ritardo nella consegna
dell’immobile successivo all’estinzione del rapporto – Ir-
rilevanza – Ragioni.
Il diritto all’indennità per la perdita dell’avviamento commer-
ciale sorge a condizione che il rapporto sia sciolto per volontà
unilaterale del locatore e il conduttore non sia inadempiente,
a tal f‌ine non rilevando il ritardo nella riconsegna dell’immo-
bile dopo la cessazione del rapporto in quanto l’obbligazione
del conduttore al rilascio dell’immobile e quella del locatore alla
corresponsione dell’indennità di avviamento, pur dipendenti e
reciprocamente esigibili, sorgono quando il rapporto è già ces-
sato e si collocano dunque fuori dal sinallagma contrattuale. F
Cass. civ., sez. III, 5 dicembre 2014, n. 25736, Morgillo c. Rozzi (l.
27 luglio 1978, n. 392, art. 34). [RV633818]
Azioni giudiziarie
Rappresentanza giudiziale del condominio – Legittima-
zione dell’amministratore – Azioni a tutela dei diritti rea-
li su cose o parti dell’edif‌icio – Esperibilità nei confronti
dei condomini o di terzi – Legittimazione dell’amministra-
tore – Autorizzazione dell’assemblea – Necessità.
In tema di condominio, le azioni reali da esperirsi contro i sin-
goli condomini o contro terzi e dirette ad ottenere statuizioni
relative alla titolarità, al contenuto o alla tutela dei diritti reali
dei condomini su cose o parti dell’edif‌icio condominiale che
esulino dal novero degli atti meramente conservativi (al cui
compimento l’amministratore è autonomamente legittimato ex
art. 1130, n. 4, cod. civ.) possono essere esperite dall’ammini-
stratore solo previa autorizzazione dell’assemblea, ex art.1131,
primo comma, cod. civ., adottata con la maggioranza qualif‌icata
di cui all’art. 1136 stesso codice. F Cass. civ., sez. II, 8 gennaio
2015, n. 40, Botti Damonte c. Condominio Via Visconti Di Mo-
drone Milano ed altro (c.c., art. 948; c.c., art. 1130; c.c., art.
1131; c.c., art. 1136). [RV633804]
Arch. loc. e cond. 6/2015

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