Massimario

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I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione
Arch. nuova proc. pen. 5/2013
Massimario
Appello penale
Cognizione del giudice di appello – Circostanze – Appli-
cazione di attenuanti.
Il giudice di appello, laddove confermando il giudizio di equiva-
lenza tra circostanze, riconosca un’attenuante ad effetto specia-
le in luogo di una diminuente comune concessa in primo grado,
deve procedere ad un nuovo giudizio di comparazione. (Fatti-
specie di annullamento relativa ad avvenuto riconoscimento
in appello dell’attenuante prevista dall’art. 600 sexies, comma
quarto, c.p. non preceduto da nuovo giudizio di comparazione).
F Cass. pen., sez. III, 22 febbraio 2012, n. 7008 (ud. 27 gennaio
2012), C. (c.p.p., art. 597; c.p., art. 62; c.p., art. 69; c.p., art.
600). [RV252449]
Cognizione del giudice di appello – Pericolosità sociale
dell’imputato – Mancata impugnazione del capo relativo
all’espulsione dal territorio dello Stato.
E’ sottratto alla cognizione del giudice di appello l’accertamen-
to di uff‌icio della pericolosità sociale dell’imputato, in mancan-
za di specif‌ica impugnazione della statuizione della sentenza
riguardante l’espulsione dal territorio dello Stato dello straniero
condannato per uno dei reati indicati nell’art. 86 del D.P.R. 9 ot-
tobre 1990, n. 309. F Cass. pen., sez. III, 26 marzo 2012, n. 11599
(ud. 6 marzo 2012), Ymeri (c.p., art. 203; d.p.r. 9 ottobre 1990,
n. 309, art. 86; c.p.p., art. 597). [RV252495]
Decisioni in camera di consiglio – Procedimento – Impe-
dimento a comparire del difensore.
Al procedimento camerale del giudizio abbreviato di appello
non si applica l’art. 420 ter, comma quinto, c.p.p., che impone
il rinvio del procedimento in caso di impedimento del difenso-
re. (In motivazione la Corte ha chiarito che, nella menzionata
udienza camerale, la presenza delle parti è facoltativa e solo per
l’imputato è espressamente previsto, dall’art. 599 comma secon-
do, c.p.p., che, ove abbia manifestato la volontà di presenziare
alla udienza, questa deve essere rinviata in caso di suo legittimo
impedimento). F Cass. pen., sez. I, 22 febbraio 2012, n. 6907 (ud.
24 novembre 2011), Ganceanu (c.p.p., art. 127; c.p.p., art. 420;
c.p.p., art. 443; c.p.p., art. 599). [RV252401]
Dibattimento – Rinnovazione dell’istruzione – Nuova
prova.
La scoperta di una nuova prova in epoca antecedente alla con-
clusione del giudizio di primo grado é ostativa alla rinnovazione
dell’istruzione dibattimentale in appello, stante il chiaro tenore
letterale dell’art. 603, secondo comma, c.p.p. F Cass. pen., sez.
III, 8 marzo 2012, n. 9207 (ud. 21 febbraio 2012), B. (c.p.p., art.
603). [RV252368]
Applicazione della pena su richiesta del-
le parti
Richiesta – Subordinata alla concessione della sospen-
sione condizionale della pena – Poteri del giudice.
In tema di patteggiamento, qualora l’imputato abbia subordina-
to la richiesta di applicazione della pena alla concessione della
sospensione condizionale, ancorché il pubblico ministero abbia
aderito alla richiesta, il giudice resta, comunque, investito del
potere-dovere di verif‌icare la concedibilità del benef‌icio della
sospensione condizionale e deve, pertanto, rigettare la richiesta
di patteggiamento, a norma dell’art. 444, comma terzo, c.p.p.,
qualora rilevi la sussistenza di condizioni ostative alla conces-
sione del benef‌icio. Ne deriva che, ove il giudice non si adegui
a detta “regula juris”, la sentenza è affetta da nullità nel suo in-
sieme e non solo nella parte relativa al punto della sospensione,
perché emessa a seguito di un’istanza ineff‌icace e deve, con-
seguentemente, essere annullata senza rinvio con trasmissione
degli atti al giudice “a quo” per l’ulteriore corso. F Cass. pen.,
sez. IV, 22 dicembre 2011, n. 47795 (ud. 22 novembre 2011), Mot-
ta (c.p., art. 163; c.p., art. 164; c.p.p., art. 444). [RV252462]
Atti e provvedimenti del giudice penale
Atti abnormi – Giudizio direttissimo – Successiva re-
stituzione degli atti al p.m. sulla scorta di un vizio del-
l’udienza di convalida.
Una volta instaurato il giudizio direttissimo sulla base di un
arresto in f‌lagranza regolarmente convalidato, è abnorme il
successivo provvedimento del giudice che, rilevato di uff‌icio un
vizio nell’udienza di convalida (nella specie, omesso avviso al
difensore di f‌iducia), disponga la restituzione degli atti al P.M.
perché proceda con le forme ordinarie. F Cass. pen., sez. VI,
16 febbraio 2012, n. 6245 (c.c. 19 gennaio 2012), P.M. in proc.
Huseni (c.p.p., art. 449; c.p.p., art. 568). [RV252422]
Atti abnormi – Provvedimento abnorme del giudice del-
l’udienza preliminare – Fattispecie.
È abnorme il provvedimento con cui il giudice dell’udienza pre-
liminare - investito della richiesta di rinvio a giudizio in ordine ai
reati di ingiuria, minaccia e lesioni volontarie superiori a giorni
quaranta (artt. 594, 612, 582, 583, comma primo, c.p.) - modif‌ichi
l’imputazione elevata dal P.M., disponendo la restituzione degli
atti a quest’ultimo, perché proceda a citazione diretta, in quanto
il Gup non può, ai f‌ini dell’adozione del provvedimento ex art.
33 sexies c.p.p., modif‌icare i termini fattuali dell’imputazione;
egli, infatti, nel caso in cui ritenga l’imputazione formulata in
modo non corretto o infondata, può procedere alla sua modi-
f‌ica provvedendo ad una riduzione dell’imputazione o ad un
proscioglimento dell’imputato ma a tali esiti può pervenire
esclusivamente seguendo i percorsi previsti dagli artt. 429 o
425 c.p.p. e non già quello delineato dall’art. 33 sexies c.p.p.. F
Cass. pen., sez. V, 18 aprile 2012, n. 15051 (c.c. 22 febbraio 2012),
P.M. in proc. De Cicco (c.p.p., art. 33 sexies; c.p.p., art. 568).
[RV252475]
Atti abnormi – Restituzione dei beni sequestrati – Fat-
tispecie.
È abnorme il provvedimento del giudice che, senza instaurare
il contraddittorio, revochi la restituzione del compendio in se-
questro e ne disponga contestualmente la conf‌isca, omettendo
di specif‌icare se trattasi di conf‌isca facoltativa o obbligatoria.
F Cass. pen., sez. III, 18 maggio 2012, n. 19093 (c.c. 19 aprile
2012), Gallia (c.p.p., art. 253; c.p.p., art. 263; c.p., art. 240).
[RV252398]
Correzione di errori materiali – Decisione viziata da
errore percettivo – Sentenza di annullamento per incom-
petenza per materia.
L’errore percettivo che abbia determinato in maniera decisiva
la pronunzia da parte della Corte di Cassazione di sentenza di
annullamento con rinvio per incompetenza per materia, com-
promettendo in tal modo un diritto costituzionalmente garanti-

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