Massimario
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I testi dei documenti qui riprodotti sono desunti dagli Archivi del Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione. I titoli sono stati elaborati dalla redazione
Arch. giur. circ. e sin. strad. 5/2012
Massimario
Assicurazione obbligatoria
■ Fondo di garanzia per le vittime della strada – Veicolo
non coperto da assicurazione.
Nel caso di sinistro stradale causato da veicolo non assicurato,
l’obbligazione indennitaria gravante sull’impresa designata nei
confronti del danneggiato, per conto del Fondo di garanzia vit-
time della strada, ha natura sostitutiva, e non solidale, rispetto
a quella dei responsabili. Da ciò consegue che, se più sono i
responsabili (come nel caso in cui il conducente del veicolo
che ha causato il danno sia persona diversa dal proprietario),
la suddetta impresa, una volta indennizzata la vittima, stante
l’inapplicabilità dell’art. 2055 c.c., può agire, per il recupero
dell’intero importo pagato, nei confronti di ciascuno di essi sui
quali resta l’alea dell’eventuale insolvenza dei corresponsabili.
F Cass. civ., sez. III, 1 febbraio 2011, n. 2347, Carretta c. Assitalia
Le Assicurazioni D’Italia S.p.a. ed altri (c.c., art. 1299; c.c., art.
2055; l. 24 dicembre 1969, n. 990, art. 19; d.l.vo 7 settembre
2005, n. 205, art. 292). [RV617266]
■ Risarcimento danni – Prescrizione del diritto risarcito-
rio.
Qualora, in una situazione nella quale, dopo lo svolgimento di
trattative per la definizione bonaria od anche in assenza di esse
e della sola manifestazione della pretesa, sia maturata la pre-
scrizione del diritto al risarcimento del danno da circolazione
stradale, la società assicuratrice della responsabilità civile (o,
come nella specie, il commissario liquidatore dell’impresa as-
sicuratrice in l.c.a.) manifesti al danneggiato, con una lettera,
l’invito a riprendere la trattativa per la “definizione del sinistro”,
il comportamento dell’assicuratore è apprezzabile come com-
portamento implicante rinunzia ad avvalersi della prescrizione
già maturata agli effetti dell’art. 2937, terzo comma, c.c.. F Cass.
civ., sez. III, 30 marzo 2011, n. 7243, Rezoagli ed altri c. Firs
Ital. Assic. S.p.a. In Lca ed altri (c.c., art. 2043; c.c., art. 2937).
[RV617264]
Competenza civile
■ Competenza per materia – Servizi del condominio –
Cause relative alle modalità di uso dei sevizi del condo-
minio.
Rientrano nella competenza per materia del giudice di pace tut-
te le controversie nelle quali siano in discussione i limiti quan-
titativi e qualitativi dell’esercizio delle facoltà spettanti ai con-
dòmini, ma non quelle nelle quali si controverta circa l’esistenza
(o l’inesistenza) del diritto stesso di usare le cose comuni per
determinati fini (nella specie, è stata affermata la competenza
del tribunale a conoscere della controversia avente ad oggetto
la sussistenza o meno d’un divieto di parcheggio negli spazi co-
muni, asseritamente imposto dal regolamento di condominio) .
F Cass. civ., sez. VI, 31 marzo 2011, n. 7547, Spolaore c. Mazzetto
ed altro (c.p.c., art. 7). [RV617270]
Depenalizzazione
■ Accertamento delle violazioni amministrative – Conte-
stazione – Criteri.
L’accertamento e la contestazione delle violazioni amministrati-
ve in materia di circolazione stradale non postulano necessaria-
mente la diretta percezione sensoriale del verbalizzante della
consumazione dell’illecito in flagranza, ben potendo utilizzarsi,
ai predetti fini, elementi di prova anche indiretti o indizi univo-
camente convergenti, fermo restando che l’efficacia probatoria
privilegiata del verbale, ai sensi dell’art. 2700 c.c., resta limitata
ai fatti verificatisi sotto la diretta percezione dello stesso ver-
balizzante ed alle dichiarazioni (oggettivamente intese e non
già alla veridicità del relativo contenuto) rese alla presenza del
medesimo. (Nella specie, la S.C., in applicazione del principio
anzidetto, ha cassato per vizio di motivazione la sentenza del
giudice di pace che aveva annullato la sanzione comminata ad
un automobilista per guida con patente scaduta, in ragione del
fatto che l’agente accertatore non avesse personalmente visto
il trasgressore guidare alcun veicolo, ma avesse desunto “aliun-
de” che fosse disceso da un automezzo lasciato in sosta poco
prima). F Cass. civ., sez. II, 16 marzo 2011, n. 6196, Comune Ter-
ni c. Bartolucci (l. 24 novembre 1981, n. 689, art. 13; l. 24 no-
vembre 1981, n. 689, art. 14; nuovo c.s., art. 200). [RV617173]
Falsità personale
■ Falsa attestazione o dichiarazione a pubblico ufficiale
sulla identità o su qualità personali – False dichiarazioni
ad un pubblico ufficiale sulla propria identità – Integra-
zione del reato di cui all’art. 495 c.p.
Integra il reato di cui all’art. 495 cod. pen., la condotta di colui
che, privo di documenti di identificazione, fornisca ai carabi-
nieri, nel corso di un controllo stradale, false dichiarazioni
sulla propria identità, considerato che dette dichiarazioni - in
assenza di altri mezzi di identificazione - rivestono carattere di
attestazione preordinata a garantire al pubblico ufficiale le pro-
prie qualità personali, e, quindi, ove false, ad integrare la falsa
attestazione che costituisce l’elemento distintivo del reato di
cui all’art. 495, nel testo modificato dalla legge n. 125 del 2008,
rispetto all’ipotesi di reato di cui all’art. 496 cod. pen.. F Cass.
pen., sez. V, 27 gennaio 2011, n. 3042 (ud. 3 dicembre 2010), Go-
rizia (c.p., art. 495). [RV249707]
Giudice di pace
■ Competenza penale – Competenza per materia – Lesio-
ni colpose gravi da incidente stradale.
Rientra nella competenza per materia del giudice di pace il de-
litto di lesioni colpose gravi non riconducibile a violazione di
norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro o relative
all’igiene del lavoro, e nella specie derivanti da incidente strada-
le. F Cass. pen., sez. I, 9 febbraio 2011, n. 4745 (c.c. 13 gennaio
2011), Confl. comp. in proc. Milani (c.p., art. 590; d.l.vo 28 ago-
sto 2000, n. 274, art. 4). [RV249792]
Lavoro subordinato
■ Estinzione del rapporto (recesso e risoluzione) – Licen-
ziamento in genere – Conducente straniero di autotreni.
In tema di licenziamento, è illegittima la risoluzione del rappor-
to di un conducente straniero di autotreni motivata sulla base
del mero possesso della patente di guida del Paese d’origine non
convertita in patente italiana ove, secondo la prassi amministra-
tiva, detta conversione venga richiesta solo quando il conducen-
te straniero sia iscritto da almeno un anno come residente nei
registri anagrafici italiani, dovendosi ritenere, alla stregua del
principio enunciato dalla Corte costituzionale nell’ordinanza n.
101 del 2011, che tra i mezzi di interpretazione della legge va
ricompresa la prassi amministrativa, ossia il comportamento
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