Massimario

Page 623

Assicurazione obbligatoria

Risarcimento danni – Scontro di veicoli.

In tema di risarcimento dei danni derivanti dalla circolazione stradale, l’azione giudiziaria per il conseguimento dell’intero risarcimento, proposta dal trasportato danneggiato nei confronti del conducente di uno solo dei veicoli coinvolti in uno scontro, non implica di per sè una remissione tacita del debito nei confronti del corresponsabile del danno, nè una rinuncia alla solidarietà, presupponendo la prima un comportamento inequivoco che riveli la volontà del creditore di non avvalersi del credito, e la seconda che il creditore agisca nei confronti di uno dei condebitori solidali solo per la parte del debito gravante su quest’ultimo. F Cass. civ., sez. III, 2 luglio 2010, n. 15737, Epicochi ed altri c. Ras Spa ed altri (c.c., art. 1292; c.c., art. 1301; c.c., art. 2055). [RV614006]

Falsità in atti

In certificati o autorizzazioni amministrative – Per-messo di parcheggio per invalidi – Esposizione di un falso permesso invalidì formato con riproduzione fotostatica dell’originale attribuito ad altri.

Integra il reato di falsità materiale commessa dal privato in autorizzazioni amministrative (art. 477 e 482) la riproduzione fotostatica dell’originale di un “permesso di parcheggio riservato a invalidi” attribuito ad altri e l’esposizione di tale falso permesso sul proprio veicolo allorché, come nella specie, il documento relativo abbia l’apparenza e sia utilizzato come originale, e non si presenti come mera riproduzione fotostatica. F Cass. pen., sez. V, 24 maggio 2010, n. 19567 (c.c. 9 marzo 2010), Pmt in proc. Altomonte e altro (c.p., art. 477; c.p., art. 482). [RV247499]

In certificati o autorizzazioni amministrative – Permesso di parcheggio per invalidi – Esposizione sulla propria auto di una fotocopia in bianco e nero di un permesso riservato agli invalidi.

Non integra il reato di uso di atto falso (art. 489 c.p.), l’esposizione sulla propria auto della fotocopia di un permesso di parcheggio riservato agli invalidi, qualora si tratti di fotocopia, come nella specie, realizzata in bianco e nero, che, in quanto tale non può simulare l’originale, palesando chiaramente la sua natura di riproduzione fotostatica, posto che, in tal caso, non sussiste il dolo generico che caratterizza il reato in questione. F Cass. pen., sez. V, 11 giugno 2010, n. 22578 (ud. 9 febbraio 2010), Ferracuti (c.p., art. 489). [RV247500]

Guida in stato di ebbrezza

Confisca...

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT