È legge la manovra economica

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È stato convertito nella legge 30 luglio 2010, n. 122 il decreto-legge 31 luglio 2010, n. 78, contenente la manovra economica.

La legge di conversione ha confermato, con lievi modifiche, le norme del decreto-legge in materia di Catasto, regolarizzazione di “immobili fantasma”, tassazione fondi immobiliari e tariffa rifiuti. Di seguito si segnalano, invece, le disposizioni modificate o introdotte in sede di conversione.

@Adempimenti per le compravendite

La legge di conversione ha apportato rilevanti modifiche alla norma che prevede che gli atti pubblici e le scritture private autenticate tra vivi aventi ad oggetto il trasferimento, la costituzione o lo scioglimento di comunione di diritti reali su fabbricati già esistenti debbano contenere fra l’altro, per le unità immobiliari urbane e a pena di nullità, “la dichiarazione, resa in atti dagli intestatari, della conformità allo stato di fatto dei dati catastali e delle planimetrie”. In particolare, è stato previsto: a) che la dichiarazione di cui sopra possa essere sostituita da “un’attestazione di conformità rilasciata da un tecnico abilitato alla presentazione degli atti di aggiornamento catastale”; b) che la conformità delle planimetrie allo stato di fatto dell’immobile deve essere valutata alla luce delle “disposizioni vigenti in materia catastale”, con la conseguenza che le planimetrie devono solo essere regolari dal punto di vista catastale.

La Confedilizia ha sottolineato che, in virtù della definitiva formulazione della norma, non vi è né la necessità di acquisire una perizia tecnica attestante la regolarità catastale dell’immobile interessato né quella di presentare una nuova planimetria dello stesso.

Al fine di fornire indicazioni pratiche per l’applicazione dei nuovi obblighi, la Confedilizia ha trasmesso alle proprie Associazioni territoriali una circolare illustrativa -scaricabile dal sito confederale - nella quale, sulla base dell’analisi della normativa catastale e alla luce di precisazioni dell’Agenzia del territorio contenute nella circolare 2/’10 (poi integrata dalla circolare 3/’10), si esemplificano i casi in cui andavano (e vanno) effettuate le dichiarazioni di variazione al Catasto e quelli nei quali la dichiarazione di variazione non andava (e non va) fatta. In questi ultimi casi (e in tutti quelli similari, e cioè di opere non influenti sugli elementi indicati dalla normativa catastale) deve infatti ritenersi - rileva la circolare della Confedilizia - che le...

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