L'assicurabilità dei rischi da catastrofe

AutoreNoah Vardi - Vincenzo Zeno-Zencovich
Pagine337-354
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rivista di diritto privato Saggi e pareri
3/2013
L’assicurabilità dei rischi da catastrofe1
di Noah Vardi e Vincenzo Zeno-Zencovich
SOMMARIO: Introduzione – 1. Gli eventi catastroci ed il “rischio” catastroco – 2.
Gli strumenti assicurativi e riassicurativi tradizionali ed i fallimenti di mercato – 3.
L’elaborazione di modelli assicurativi specici per la copertura del rischio da evento
catastroco – 3.1 Alcuni esempi di sistemi di assicurazione pubblica diretta – 3.2
Alcuni esempi di sistemi di riassicurazione pubblica – 4. Considerazioni sull’oppor-
tunità di adottare programmi di assicurazione pubblica in Italia – 5. Alcune consi-
derazioni sui meccanismi risarcitori.
Introduzione
Il problema dell’assicurabilità dei danni derivanti da eventi cd. “catastroci” ri-
chiede una preventiva denizione di alcune categorie. È necessario innanzitutto
classicare quali tipi di eventi si possono considerare “catastroci” (distinguendo ad
esempio tra eventi cd. naturali ed eventi provocati dall’azione umana).
È necessario in secondo luogo individuare i diversi modelli di “assicurazione”,
che comprendono sia strumenti puramente privatistici sia strumenti pubblici e stru-
menti regolatori.
Inne si deve stabilire se si possa parlare di vero e proprio “risarcimento” o “inden-
nizzo” parametrato sull’entità dei danni subiti o invece di un contributo forfetario una
tantum e di quale sia il livello di compensazione ottimale per questo tipo di danno.
Chiariti questi punti si possono quindi svolgere alcune considerazioni nel merito rela-
tive all’opportunità di adottare un modello assicurativo piuttosto che un altro anche
alla luce degli eetti incentivanti o disincentivanti verso l’adozione di misure volte a
prevenire o a limitare il rischio di eventi catastroci ed i danni conseguenti.
Un dato che appare ad ogni modo imprescindibile nell’analizzare tali questioni è
che negli ultimi decenni le statistiche dimostrano un signicativo moltiplicarsi degli
eventi catastroci con relativa alterazione degli equilibri economici che tradizional-
1 Il presente lavoro fa parte di una ricerca congiunta condotta dalla Concessionaria Servizi Assicurativi Pub-
blici (Consap), Università degli Studi Internazionali di Roma (UNINT) e Istituto per lo Studio della Mul-
timedialità (ISIMM) su “Il ruolo delle assicurazioni pubbliche nelle politiche di sviluppo solidale” presen-
tata alla Consap il 5 dicembre 2012. Il lavoro, frutto di una comune ricerca e di approfondita analisi e
discussione fra gli autori, è stato suddiviso e scritto come segue: Introduzione, §1, §4: autore Vincenzo
Zeno-Zencovich; §2, §3, §5: autore Noah Vardi.
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mente supportano il meccanismo dell’assicurazione e con la conseguente presa d’at-
to che lo strumento dell’assicurazione privata è insuciente per far fronte all’entità
e al moltiplicarsi delle richieste di indennizzo2.
1. Gli eventi catastroci ed il “rischio” catastroco
Gli eventi cd. catastroci si distinguono solitamente in due tipologie: gli even-
ti naturali (quali terremoti, inondazioni, uragani, vulcani) e gli eventi provocati
dall’uomo (detti talvolta “tecnologici”, quali esplosioni, vasti incendi e nanche
attentati terroristici). Solitamente il carattere “catastroco” sarà attribuibile ad un
evento superate alcune soglie quantitative (i.e. numero di vittime, di feriti, di sfol-
lati; ammontare dei danni economici; ammontare dei premi assicurativi erogati).
Gli eventi catastroci naturali si caratterizzano per il fatto di provocare danni su
larga scala e perdite per un alto numero di individui e quindi per il coinvolgimento
di un rilevante numero di polizze. L’entità dei danni dipenderà non solo dalla forza
dell’evento naturale catastroco ma anche da alcuni fattori dipendenti dall’uomo,
quali la resistenza delle infrastrutture e delle costruzioni nelle zone colpite e/o l’esi-
stenza di ecaci meccanismi di controllo o di prevenzione di quel tipo di disastro3.
Negli eventi catastroci provocati dall’attività umana si riscontra invece solita-
mente un danno concentrato in un’area più limitata e su di un minor numero di
beni (anche se non necessariamente di vittime) con il conseguente coinvolgimento
di un numero inferiore di polizze assicurative.
Il presente studio focalizzerà l’analisi sugli eventi catastroci cd. naturali.
L’assicurazione contro i danni provocati da eventi catastroci (privata o pubblica
che sia) è fortemente condizionata da alcune caratteristiche tipiche del rischio da
evento catastroco. Il rischio catastroco viene infatti spesso innanzitutto qualica-
to come “fat –tailed”, ovvero un rischio in cui la distribuzione delle perdite è carat-
terizzata da un rapporto inversamente proporzionale tra probabilità dell’avverarsi
del rischio ed entità dello stesso (la probabilità dell’evento diminuisce con l’aumen-
tare della sua severità)4. Per questo tipo di rischio il premio assicurativo sarà molto
2 Uno studio della Swiss Re del 2012 ad esempio dimostra che rispetto al 1970, nell’ultimo decennio è quasi
triplicato il numero di eventi catastroci (sia naturali che provocati dall’uomo).
3 T. Nguyen, Are Extreme Events Still Insurable? – Explaining the Role of Government in Insurance Solution,
2012, Working paper, disponibile su SSRN: http://ssrn.com/abstract=2096906 or http://dx.doi.org/10.2139/
ssrn.209690 a p. 3
4 Cfr. F.P. Schoenberg, R. Peng, J. Woods, On the Distribution of Wildre Sizes, in Environmetrics, 2003, 14,
pp. 583-59; M.E.J., Newman, Power laws, Pareto distributions, and Zipf ’s law, in Contemporary Physics,
2005, 46, pp. 323-351. Sulla relazione tra teoria della probabilità nelle sue varie applicazioni e rischio cata-
strofale, cfr. A. Monti Il danno catastrofale. Strumenti giuridici e modelli istituzionali per la gestione dei rischi
estremi, Pavia, 2012, pp.10-15

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