Insidie occulte alla viabilità. Responsabilità della P.A.: niente di nuovo

AutoreDaniela Pelizzari
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@1. Cenni generali

- Con la suestesa sentenza la Corte costituzionale accresce l'autorità delle già numerose decisioni in materia di responsabilità della P.A. per i danni cagionati da beni demaniali che si trovano sotto la sua custodia e dei quali debba curare la manutenzione ed il buon funzionamento.

L'occasione per fare chiarezza e fissare i principi fondamentali è data dall'ordinanza del Giudice di pace di Genova dell'8 novembre 1997 con la quale sono portati all'attenzione dei giudici costituzionali alcuni dubbi circa la legittimità degli artt. 2043, 2051, 1227 c.c. in rapporto alla loro applicabilità alla P.A. nelle controversie instaurate per il risarcimento danni. La giurisprudenza in assoluto prevalente ritiene che affinché la P.A. sia tenuta a rispondere dei danni subiti da terzi in occasione dell'utilizzo di beni demaniali (in particolare durante la circolazione su strade pubbliche) occorre essere in presenza di una situazione di pericolo insidioso (non visibile, non prevedibile, non evitabile), fatto salvo il caso fortuito di fronte al quale nulla si può fare, che riguardi un bene o porzione di bene sul quale sia possibile esercitare un effettivo controllo.

@2. Insidia

- Nel quotidiano percorrere le pubbliche vie, l'utente fa affidamento sul loro regolare funzionamento: appare, infatti, logico che l'ente proprietario ne consenta l'utilizzo in conseguenza del suo impegno a mantenere il bene in condizioni tali da potervi transitare in tutta sicurezza. La sua discrezionalità circa gli interventi necessari per raggiungere tale scopo incontra il limite del rispetto del principio del neminem laedere. Ponendo alla base di ogni giudizio tale principio sono state via via riconosciute come insidiose le situazioni di pericolo create:

- dalla presenza di un canale collocato a margine della strada, scoperto per un tratto di due metri, non segnalato né visibile1;

- dalla presenza di una lastra di ghiaccio, frutto di repentino raffreddamento di una area umida, non segnalata e nei confronti della quale non era stato adottato nessun provvedimento2;

- dalla presenza sulla strada di una buca, non segnalata, lunga un metro e profonda 15-20 cm.3;

- dalla presenza di una fascia d'acqua che attraversa tutta la sede stradale in prossimità di una curva, circostanza non segnalata e non prevedibile perché verificatasi in una giornata di sole4;

- dal difettoso funzionamento dell'impianto semaforico che indica il verde in entrambe le direzioni di...

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