ORDINANZA 9 settembre 2003 - Tutela dell'incolumita' pubblica dal rischio di aggressioni da parte di cani potenzialmente pericolosi

IL MINISTRO DELLA SALUTE Visto il regolamento di Polizia veterinaria approvato con decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954, n. 320; Vista la legge 14 agosto 1991, n. 281; Visto l'art. 32 della legge 23 dicembre 1978, n. 833; Visto l'art. 117 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; Visti i reiterati e sempre piu' frequenti episodi di aggressione da parte di cani di razza particolarmente pericolosa, quali i pit-bull; Ritenuta la necessita' e l'urgenza di adottare - in attesa della emanazione di una disciplina normativa organica in materia - disposizioni cautelari a tutela della salute pubblica; Ordina:

Art. 1.

  1. Sono vietati

    1. l'addestramento inteso ad esaltare la naturale aggressivita' o potenziale pericolosita' di cani pit-bull e di altri incroci o razze con spiccate attitudini aggressive appartenenti ai gruppi 1∞ e 2∞ della classificazione della Federazione cinologica internazionale; b) qualsiasi operazione di selezione o di incrocio tra razze di cani con lo scopo di svilupparne l'aggressivita'; c) la sottoposizione di cani a doping, cosi' come definito all'art. 1, commi 2 e 3, della legge l4 dicembre 2000, n. 376.

    Art. 2.

  2. I proprietari e i detentori dei cani di cui all'art. 1, quando li portano in luogo pubblico o aperto al pubblico debbono usare contestualmente il guinzaglio e la museruola, previsti dall'art. 83, primo comma, lettere c) e d) del regolamento di Polizia veterinaria, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954, n. 320. E' vietato acquistare, possedere o detenere cani di cui all'art. 1

    1. ai delinquenti abituali, o per tendenza; b) a chi e' sottoposto a misura di prevenzione personale o a misura di sicurezza personale; c) a chiunque abbia riportato condanna, anche non definitiva, per delitto non colposo contro la persona o contro il patrimonio, punibile con la reclusione superiore a due anni; d) a chiunque abbia riportato condanna, anche non definitiva, per i reati di cui all'art. 727 del...

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