L'imposta sul valore degli immobili all'estero

AutorePaolo Scalettaris
Pagine138-138
138
dott
2/2013 Arch. loc. e cond.
DOTTRINA
L’IMPOSTA SUL VALORE
DEGLI IMMOBILI ALL’ESTERO
di Paolo Scalettaris
L’I.V.I.E. - Imposta sul Valore degli Immobili all’Este-
ro - è stata introdotta con la normativa che ha previsto
l’I.M.U. ed è determinata nella percentuale del 7,6/1000
del valore dell’immobile sito all’estero di cui il cittadino
italiano sia proprietario (valore ricavabile in primo luogo
dalla valutazione catastale del bene ed in secondo luogo,
se questa manchi, dal valore “storico” del bene, e cioè dal
suo prezzo di acquisto ovvero - in ultima istanza - dal suo
valore di mercato).
I presupposti per l’applicazione dell’imposta in que-
stione non coincidono con quelli previsti per l’applicazio-
ne dell’I.M.U.: ma la parentela con quest’ultima imposta è
resa evidente dalla identità della percentuale base.
Con riferimento alle ragioni che sono alla base dell’im-
posta vanno ricordate le molte critiche suscitate dal fatto
che l’imposta, a differenza dell’I.M.U. (che almeno presen-
ta una relazione tra la localizzazione dell’immobile e la
destinazione di una parte del relativo gettito alle casse del
Comune in cui l’immobile è sito), non ha alcun rapporto
con l’ambito territoriale in cui si trova l’immobile che dà
luogo all’imposta: si tratta dunque di un’imposta che ha
natura puramente ed esclusivamente patrimoniale.
Da sottolineare che la normativa in materia di I.V.I.E.
prescrive che dalla somma dovuta sulla base della percen-
tuale sopraindicata debba essere detratta la somma che il
proprietario abbia pagato nel Paese nel quale l’immobile
è situato per imposte sull’immobile di natura analoga a
quella dell’I.V.I.E. Deve notarsi peraltro come proprio il
fatto che sia prevista tale deduzione rende evidente che il
legislatore italiano dà per certo che l’imposta in questione
sia di norma più elevata delle analoghe imposte previste
dalla normativa f‌iscale degli Stati esteri nei quali sono siti
gli immobili: l’imposta infatti trova la propria ragione di
esistenza appunto nel maggiore peso dell’imposta stessa
rispetto alle analoghe imposte esistenti negli Stati esteri.
L’enorme differenza - e la molta maggiore gravosità
degli oneri f‌iscali che colpiscono i proprietari di casa in
Italia rispetto all’estero già con riferimento agli aspetti ora
considerati possono constatarsi agevolmente in base al-
l’esame della realtà concreta dell’applicazione dell’I.V.I.E.
In via di esempio citiamo i seguenti casi concreti relativi
a fattispecie reali.
- Quale primo esempio citiamo il caso di un apparta-
mento bilocale a Berlino, nel quartiere Mitte, acquistato
nell’anno 2006 per il prezzo di € 157.500,00.
L’imposta patrimoniale applicata in Germania su tale
appartamento nell’anno 2011 è stata di € 117,00. L’I.V.I.E.
è stata determinata invece in € 599,00. L’importo, corri-
spondente alla differenza tra l’I.V.I.E. e l’analoga imposta
in Germania, dovuto in Italia dal proprietario di tale ap-
partamento è risultato dunque di ben € 482,00.
- Il secondo esempio riguarda un immobile in Francia.
Si tratta di appartamento monolocale sito a Parigi, nel
settimo Arrondissement, , acquistato per il prezzo di €
182.500,00.
L’imposta applicata in Francia nell’anno 2011 per tale
appartamento (la “taxe fonciere”) è stata di € 261,00.
L’I.V.I.E. è stata determinata invece in € 692,00. In Italia
l’importo dovuto - quale differenza - risultato dunque di
ben € 433,00.
Come si vede, l’I.V.I.E. costituisce appunto lo strumen-
to per una ulteriore tassazione - corrispondente nel primo
degli esempi qui riferiti addirittura ad un onere di sei volte
maggiore e nel secondo di tre volte maggiore - di immobili
già tassati nel Paese in cui essi si trovano.
Ciò che emerge dunque è che la realtà dell’applicazio-
ne concreta dell’imposta in esame contrasta nel modo più
pieno con quanto era stato affermato dal nostro Governo,
che aveva sostenuto di basare la propria politica f‌iscale
nei confronti degli immobili sulla considerazione della as-
serita minore pesantezza della tassazione degli immobili
in Italia rispetto agli altri Paesi europei.

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