Il rinnovo della composizione della Corte costituzionale slovacca a margine delle elezioni presidenziali del 2019, tra dinamiche coabitazioniste e riforma dei meccanismi di selezione dei giudici costituzionali

AutoreArianna Angeli
CaricaRicercatrice di Diritto pubblico comparato presso il Dipartimento di Studi internazionali, giuridici e storico-politici dell'Università degli Studi di Milano
Pagine146-165
Il rinnovo della composizione della Corte costituzionale
slovacca a margine delle elezioni presidenziali del 2019, tra
dinamiche coabitazioniste e riforma dei meccanismi di
selezione dei giudici costituzionali
Arianna Angeli
Abstract
In January 2018, the Government started debating on the reform of constitutional judges’
selection mechanism. The Slovak National Council proved to be able to introduce minor
changes to the first phase of constitutional judges’ selection process, through the adoption of
Act no. 314/2018. However, the rejection of constitutional amendment bill no. 1060, on October
23, 2018, represented a missed opportunity to reform the Constitutional Court. The inability to
find a compromise among different political forces, in fact, paved the way to a new
confrontation between the President of the Republic and the National Council on the subject.
Keywords: Slovakia Slovak Constitutional Court Presidential elections 2019
SOMMARIO: 1. L’evoluzione dei meccanismi di selezione dei giudici costituzionali:
dall’esperienza della Repubblica cecoslovacca alla nascita della Slovacchia
indipendente. 2. La composizione della Corte costituzionale e la “crisi” sulle nomine dei
seggi vacanti. 2.1 L’influenza dei meccanismi di selezione dei giudici costituzionali
sulla composizione della Corte. 2.2. La contrapposizione tra il Presidente della
Repubblica ed il Consiglio nazionale. 3. Una nuova disciplina per la Corte
costituzionale. 3.1 Il progetto di legge di revisione costituzionale n. 1060 del 24 agosto
2018. 3.2. La legge n. 314/2018 del 24 ottobre 2018. 4. La selezione dei giudici della
Corte costituzionale a margine delle elezioni presidenziali del 2019. 5. Brevi riflessioni
conclusive.
Ricercatrice di Diritto pubblico comparato presso il Dipartimento di Studi internazionali, giuridici e
storico-politici dell’Università degli Studi di Milano. Citazione consigliata: A. Angeli, Il rinnovo della
composizione della Corte costituzionale slovacca a margine delle elezioni presidenziali del 2019, tra
dinamiche coabitazioniste e riforma dei meccanismi di selezione dei giudici costituzionali , in Nuovi
Autoritarismi e Democrazie: Diritto, Istituzioni, Società (NAD), n. 1/2019, pp.145-164. Testo consegnato
alla redazione il 31 maggio 2019.
Nuovi Autoritarismi e Democrazie:
Diritto, Istituzioni, Società
n. 1/ 2019 ISSN 2612-6672 | 146
1. L’evoluzione dei meccanismi di se lezione dei g iudici costituzionali:
dall’esperienza della Repubblica cecoslovacca alla nascita della Slovacchia
indipendente
Dal luglio 2014 al dicembre 2017 si è verificata in Slovacchia una “crisi
costituzionale” dovuta alla contrapposizione tra il neoeletto Presidente della
Repubblica, Andzej Kiska presentatosi alle elezioni del 2014 come candidato
indipendente e il Consiglio nazionale, ovvero il parlamento monocamerale
slovacco, nel quale dal 2012 detiene la maggioranza il partito socialdemocratico,
Smer-SD
1
. Tale crisi ha nello specifico riguardato la sostituzione dei giudici
costituzionali che avevano terminato il proprio mandato tra il 2014 e il 2016
2
. La
contrapposizione coabitazionista
3
ha posto in evidenza la centralità dei meccanismi
di selezione dei giudici costituzionali, non solo nell’assicurare la stabilità e la
continuità dell’organo nell’esercizio delle proprie funzioni, ma anche nel garantire
l’equilibrio e il bilanciamento dei poteri che concorrono alla sua composizione. La
contrapposizione tra il Presidente della Repubblica, il Consiglio nazionale, e infine la
Corte stessa che si è pronunciata più volte sulla nomina dei giudici costituzionali
4
,
ritenendo non adeguate le motivazioni addotte dal Presidente della Repubblica per il
ripetuto rifiuto di accettare i candidati proposti dal Consiglio nazionale ha infatti
costituito un fattore ampiamente destabilizzante per l’intero ordinamento
costituzionale, in un momento storico nel quale altri ordinamenti hanno sperimentato
1
A seguito delle elezioni del 2016, lo Smer-SD ha perso la maggioranza assoluta dei seggi in
parlamento ( che aveva ottenuto nelle precedenti elezioni del 2012) ed ha formato una coalizione di
governo con altri tre partiti, ossia il Partito nazionale slovacco, Most-Híd e Network. Vedi Definitívne
výsledky hlasovania (Risultati definitivi del voto),
http://volby.statistics.sk/nrsr/nrsr2016/sk/data02.ht ml; Slovak Republic. Parliamentary Elections,
OSCE, Warsaw, 22-04 -2016, www.osce.o rg/odihr/elections/slovakia/235591?downloa d=true. Dal
maggio del 2017, il partito conservatore Network non ha rappresentati in parlamento e non è più parte
della coalizione di governo.
2
Per una ricostruzione più ampia degli eventi che hanno segnato la crisi costituzionale slovacca si
rimanda a A. Angeli, Il contrasto tra capo d ello Stato e Parlamento sulla nomina d ei giudici
costituzionali. Il positivo sviluppo della vi cenda slova cca come contraltare al la degenerazione
costituzionale polacca?, in DPCEonline, n. 2/2018, pp. 585-591; K. Baraník, Symposium on “T he
Slovak Constitutional Court Appointments Case” – Perpl exities of th e Appointment Process Resolved
by Means of “ Fire and Fury”, in ICONnectblog, 24-01-2018; S. D rugda, Symposium on “T he Slovak
Constitutional Court Appointments C ase”– Intermezzo to the Constitutional Conflict in Slovakia: A
Case Critique, in ICONnectblog, 24-01-2018.
3
Non si tratta invero della prima coabita zione nella storia dell a Slovacchia indipendente, ma del
primo esempio nel qu ale una coabitazione ha po rtato ad uno s contro tanto aspro tra gli organi del
potere politico. Si è avuta una pri ma coabita zione tr a il Presidente Ivan Gašparovič – eletto per due
mandati consecutivi a partire dal 2004, d apprima come candidato del partito conservatore HDZ e
successivamente come candidato indipendente e il Pri mo Ministro social-democratico Robert F ico,
dal 2006 al 2014.
4
Decisioni del II Senato del 23 ottob re 2014 (II. ÚS 718/2014 e II. ÚS 719/2014), d ecisione del III
Senato del 15 maggio 2015 (III. ÚS 571/2014), sentenza dell’Adunanza plenaria del 28 ottobre 2015
(PL ÚS 45/2015), decisione del I Senato del 14 settembre 2016 (I. ÚS 575/2016 ), decisione del I
Senato del 6 dicembre 2017 (I. ÚS 575/2016).

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