I Dati relativi agli sfratti abitativi nell'anno 2017

AutorePaolo Scalettaris
Pagine72-74
571
Arch. loc. cond. e imm. 5/2018
Varie
I DATI RELATIVI AGLI SFRATTI
ABITATIVI NELL’ANNO 2017
di Paolo Scalettaris
SOMMARIO
1. I dati pubblicati dal Ministero dell’Interno. 2. Le fattispe-
cie considerate. 3. Gli sfratti per necessità del locatore. 4.
Gli sfratti per f‌inita locazione. 5. Gli sfratti per “morosità/
altra causa”. 6. Il numero complessivo dei provvedimenti di
sfratto emessi. 7. Le esecuzioni degli sfratti; 7.a) Le richieste
di esecuzione. 7.b) Gli sfratti eseguiti. 8. I rapporti con la
morosità incolpevole.
1. I dati pubblicati dal Ministero dell’Interno
Il Ministero dell’Interno ha recentemente reso pubblici
i dati relativi agli sfratti per le locazioni abitative rilevati
nell’anno 2017.
Dai dati in questione (che sono stati raccolti sulla base
di rilevazioni effettuate su scala provinciale e regionale)
emerge che complessivamente nell’anno 2017:
– sono stati emessi 59.609 provvedimenti di sfratto;
– si sono avute 132.107 richieste di esecuzione all’Uff‌i-
ciale Giudiziario;
– sono stati eseguiti con l’intervento dell’Uff‌iciale Giu-
diziario 32.069 sfratti.
Da osservare peraltro che – così come del resto era già av-
venuto negli anni precedenti per le analoghe tabelle pubbli-
cate dal Ministero dell’Interno – alcuni dei dati indicati nella
tabella in questione sono dati “incompleti” (si tratta, nel caso
qui in esame, dei dati relativi alle provincie di Lodi, Venezia,
Udine, Imperia, Caserta, Napoli, Bari, Potenza, Cosenza, Reg-
gio Calabria, Vibo Valentia, Catania). Inoltre in alcuni casi i
dati indicati non rispettano in modo preciso i criteri che sono
f‌issati per la distribuzione dei dati (in alcuni casi – come per
esempio nei casi di Ancona, Benevento, Mantova, Pavia – non
è rispettata la distinzione tra i dati relativi al Comune capo-
luogo ed i dati relativi al resto della provincia).
Ancorché i dati in questione siano dunque parzial-
mente incompleti e disomogenei, essi – considerati nel
loro insieme – forniscono comunque un quadro di carat-
tere complessivo tale da consentire di formulare alcune
considerazioni di portata generale.
Da ricordare poi che qualche anno fa avevamo effet-
tuato l’analisi dei dati relativi agli sfratti pubblicati dal
Ministero dell’Interno: in una prima occasione avevamo
considerato i dati relativi all’anno 2011 (1) e successiva-
mente avevamo effettuato l’analisi dei dati della medesi-
ma specie rilevati negli anni 2015 (2) e 2016 (3).
Orbene: come ora vedremo, le considerazioni che ave-
vamo potuto fare allora presentano numerose coincidenze
con le considerazioni che possono ricavarsi dall’esame dei
dati relativi all’anno 2017. Viene così ad individuarsi una
precisa linea di tendenza che si mantiene e si consolida
nel corso degli anni.
2. Le fattispecie considerate
La prima notazione da farsi è che anche per l’anno 2017
il Ministero dell’Interno ha utilizzato la medesima “griglia”
che era stata utilizzata nel passato. I dati rilevati conti-
nuano dunque ad essere riferiti alle seguenti tre distinte
fattispecie:
a) ai “provvedimenti di sfratto emessi”;
b) alle “richieste di esecuzione”;
c) agli “sfratti eseguiti”.
All’interno della prima delle fattispecie ora indicate –
quella dei “provvedimenti di sfratto emessi” – continuano
ad essere considerate le seguenti tre distinte tipologie di
provvedimenti:
a) l’ipotesi dei provvedimenti basati sulla “necessità
del locatore”;
b) l’ipotesi dei provvedimenti basati sulla “f‌inita loca-
zione”;
c) l’ipotesi dei provvedimenti basati sulla “morosità/
altra causa”.
3. Gli sfratti per necessità del locatore
Prendiamo in considerazione in primo luogo la catego-
ria degli sfratti basati sulla “necessità del locatore”.
Al proposito va richiamata innanzitutto la conside-
razione – che avevamo avuto occasione di formulare in
occasione delle precedenti analisi (4) – che la categoria
dei provvedimenti di sfratto emessi per “necessità del lo-
catore” è frutto di un vero e proprio errore: quella indicata
(lo sfratto per necessità del locatore) è nella realtà una
fattispecie inesistente.
L’ipotesi del rilascio dell’immobile per necessità del
locatore era prevista dalla legislazione vincolistica vigen-
te prima che fosse emanata la legge sull’equo canone (la
legge n. 392 del 1978) ed era stata poi prevista anche da
quest’ultima legge limitatamente alla disciplina transi-
toria relativa alle locazioni stipulate antecedentemente
all’entrata in vigore della stessa legge n. 392 (si trattava

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