I Grandi alleati dell'«emergenza abitativa»

AutoreCorrado Sforza Fogliani
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L'art. 7 della legge n. 431/98 sulle locazioni abitative (quello che imponeva che il proprietario di casa non potesse rientrare in possesso del proprio immobile, anche nei confronti di un inquilino moroso, se non dopo aver dimostrato di aver pagato le imposte) è dunque caduto sotto la mannaia della Consulta. Che, per dichiararlo incostituzionale, non ha neanche dovuto andare molto lontano: s'è solo rifatta ad un suo precedente del '63, nel quale aveva già stabilito che possono essere consentiti, nel processo (esecutivo o meno), solo gli oneri imposti allo scopo di assicurare allo stesso uno svolgimento meglio conforme alla sua funzione e alle sue esigenze. E siccome quelli dell'art. 7 erano - in tutta evidenza - oneri imposti esclusivamente a fini fiscali, la decisione non ha potuto essere che conseguente.

Naturalmente, la decisione ha subito dato la stura a una serie di interessati - e superficiali - commenti (tipo: la Corte dà via libera agli evasori), che erano già stati messi nel debito conto.

Quello che, invece, nessuno si aspettava è che, in quattro e quattr'otto, qualcuno riuscisse addirittura a preventivare il numero degli sfratti che si sarebbero messi in moto dopo la sentenza costituzionale, e che sarebbero stati prima bloccati dal fatto di avere alle spalle un contratto di locazione cosiddetto «in nero»: conteggio che implica un doppio salto mortale (ipotizzare quanti siano i contratti irregolari e quanti siano poi, tra questi, quelli interessati ad esecuzioni di rilascio) ma dal quale l'on. Gabriella Pistone, dei Comunisti Italiani, non ha peraltro saputo trattenersi, dando prova di eccezionali capacità atletiche. I «nuovi sfratti» sono 100.000, ha gettato lì la parlamentare, tenendo peraltro rigorosamente riservato il criterio (che la guardia di finanza dovrebbe invece chiederle, magari a mezzo dei perentori questionari che con spiccata, e specifica, solerzia essa manda solo ai proprietari di casa) attraverso il quale l'onorevole deputata è riuscita, pur trattandosi di casi di evasione totale, a calcolarli con tanta facilità ed anche con tanta sicurezza, o quantomeno con ragionata (e documentata, dobbiamo ritenere) approssimazione (al punto, per la fiducia che abbiano ancora nel Parlamento, di farne oggetto di un'interrogazione addirittura al Presidente del Consiglio). E si badi bene che si tratta solo di 100.000 sfratti «aggiuntivi» (per effetto, appunto, della sentenza di cui s'è detto) perché gli sfratti, l'on...

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