DIRETTIVA 30 luglio 2010 - Programmazione della formazione delle amministrazioni pubbliche. (Direttiva n. 10/2010). (10A11699)

Alle Amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT), ai sensi del comma 3, dell'articolo 1, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, incluse le autorita' indipendenti.

IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

E L'INNOVAZIONE

Premessa.

Il Programma di riforma della Pubblica Amministrazione, delineato dal documento «Linee programmatiche sulla riforma della pubblica amministrazione - Piano industriale» (28 maggio 2008) e trasferito in larga parte nei provvedimenti normativi in materia di ottimizzazione della produttivita' del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni adottati da questo Governo, ha posto l'accento sulla rilevanza che la modernizzazione del sistema amministrativo assume ai fini della crescita dell'intero sistema economico nazionale. Tale constatazione diventa ancor piu' strategica in un momento di rilevante rallentamento dell'economia mondiale.

L'introduzione di sistemi di valutazione della performance delle strutture amministrative e del personale, cosi' come la previsione di strumenti di valorizzazione del merito e di incentivazione dell'impegno dei dipendenti pubblici, sono strumenti finalizzati a ridurre il divario di efficienza che ancora separa il sistema pubblico dal settore privato e a migliorare la qualita' dei servizi erogati. Il rilievo dei servizi pubblici infatti (si pensi all'istruzione, alla sanita', alla difesa, alla giustizia, all'assistenza ecc.) e' tale che dalla loro qualita' e disponibilita' dipende il recupero complessivo di qualita' e produttivita' del sistema economico e sociale del Paese.

Nell'ambito della strategia di riforma del sistema amministrativo assumono centralita' le politiche di valorizzazione del capitale umano e di gestione della conoscenza, la cui efficacia all'interno di ogni sistema organizzativo dipende in misura determinante dalla quantita' e soprattutto dalla qualita' delle risorse allocate per la formazione.

Peraltro il tema dell'investimento nelle risorse umane gioca un ruolo-chiave nelle strategie dell'Unione europea. La rinnovata strategia di Lisbona attribuisce al capitale umano il ruolo di fattore essenziale di crescita e di leva centrale per la politica di coesione sociale.

La dotazione di capitale umano e' considerata come un elemento cruciale nello sviluppo delle nuove tecnologie e come un fattore necessario per il loro utilizzo efficace, nonche' come una condizione imprescindibile della capacita' di inserimento professionale nei contesti organizzativi innovativi.

La dotazione di capitale umano di ogni sistema dipende dalla consistenza delle risorse umane e dalla loro qualita', in termini di conoscenza e capacita' di sostenere il funzionamento del sistema economico e sociale. Dipende altresi', oltre che dalla quantita', dalla qualita' delle risorse allocate per la formazione, iniziale e continua, da parte della pubblica amministrazione e dalle decisioni delle imprese di investire nello sviluppo delle proprie risorse umane.

La formazione e', peraltro, una dimensione costante e fondamentale del lavoro e uno strumento essenziale nella gestione delle risorse umane. Tutte le organizzazioni, per gestire il cambiamento e garantire un'elevata qualita' di prodotti e servizi, devono oggi fondarsi sulla conoscenza e sullo sviluppo delle competenze.

La formazione del personale della pubblica amministrazione costituisce una leva strategica per la modernizzazione dell'azione amministrativa e per la realizzazione di effettivi miglioramenti qualitativi dei servizi ai cittadini e alle imprese. La formazione rappresenta, inoltre, uno strumento indispensabile per trarre significativi vantaggi dai cambiamenti nell'organizzazione dell'azione amministrativa e nei processi di lavoro ad essa sottesi, effetto del generale processo di riforma della pubblica amministrazione e del processo di continua evoluzione tecnologica che caratterizza lo scenario all'interno del quale si e' sviluppata l'azione amministrativa degli ultimi anni.

La crisi economico-finanziaria che ha recentemente colpito l'economia mondiale ha indotto tutti i Governi europei ad adottare politiche di bilancio rigorose, per garantire la stabilita' dei conti pubblici. Anche il Governo italiano ha seguito la medesima strada attraverso l'adozione del decreto-legge n.78/2010 recante «Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitivita' economica», convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 30 luglio 2010.

Il provvedimento contiene...

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