L'eurodecalogo per il proprietario di casa e il condominio

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  1. - L'introduzione dell'euro, il cui tasso di cambio Ë irrevocabilmente fissato in lire 1936,27 per euro, non ha alcun effetto sul valore delle obbligazioni stipulate contrattualmente né consentir‡ di modificare o risolvere unilateralmente i contratti di locazione sorti tra le parti.

  2. - La ridenominazione dei valori dei canoni di locazione, degli oneri accessori, dei depositi cauzionali, delle spese ecc. sar‡ automatica dal 1° gennaio 2002. Le bollette elettriche, del gas, dell'acqua e del telefono recheranno gli importi dovuti nella nuova moneta, ma (per ridurre al minimo gli effetti delle approssimazioni derivanti dal cambio) i corrispettivi unitari relativi a tariffe, prezzi, servizi ed opzioni saranno riportati con almeno 6 cifre decimali. Gli importi che derivano dalla moltiplicazione dei corrispettivi unitari per la quantit‡ fruita nonché le voci finali delle fatture saranno espressi in euro con arrotondamento alla seconda cifra decimale.

  3. - Il locatore non ha alcun obbligo nei confronti del conduttore; comunque, entro dicembre 2001, Ë opportuno che il proprietario invii all'inquilino una lettera nella quale determini in euro il canone dovuto a far tempo dal 1° gennaio 2002, fatta salva ogni previsione contrattuale relativa all'adeguamento e/o aggiornamento dello stesso. Attenzione a non accettare assegni bancari e cambiali in lire emessi dal 1° gennaio 2002: non sono validi e non valgono neanche come titoli di credito.

  4. - Tutti i conti correnti bancari e postali - quindi anche il deposito cauzionale, se costituito in tale forma - che partecipano all'unione monetaria verranno convertiti automaticamente in euro dal 1° gennaio 2001. Banche e poste, previa informativa da pubblicarsi sulla Gazzetta Ufficiale, fin da ora possono trasformare in euro i conti, salvo che il titolare non richieda per iscritto, entro 15 giorni dalla pubblicazione di cui si Ë detto, di mantenere la denominazione in lire fino al 31 dicembre 2001.

  5. - I conti correnti condominiali verranno automaticamente ridenominati in euro a partire dal 1° gennaio 2002. Anche questi conti possono fin da ora essere convertiti in euro dalla banca o dalle poste a meno che i singoli amministratori condominiali non richiedano per iscritto, entro 15 giorni dalla data di pubblicazione della precitata informativa, di mantenere la denominazione in lire dei conti fino al 31 dicembre 2001.

  6. - L'entit‡ dei debiti o dei crediti rester‡ invariata e verr‡ rideterminata in euro...

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