Editoriale

AutoreAngela Di Gregorio
CaricaDirettore della Rivista
Pagine2-3
n. 1/ 2019 ISSN 2612-6672 | 1
Editoriale
Angela Di Gregorio
La realtà del potere e le dinamiche statuali contemporanee sono caratterizzate
da una complessità inusitata di fronte alla quale lo studio dei sistemi politici ed
istituzionali risulta sempre più difficile. Vecchie e nuove ipotesi interpretative (ciò
che gli studiosi d i diritto comparato chiamano i “modelli”) convivono in maniera
confusa continuando a moltiplicarsi sotto etichette più o meno nuove. Alle
categorie tradizionali dello Stato “democratico” e “autoritario” si sommano quelle
della “regressione democratica” o dell’ulteriore involuzione di precedenti
autoritarismi, mentre il concetto di “transizione democratica” fatica a rimanere
vitale, nonostante le continue trasformazioni che i sistemi politici attraversano in
continuazione in una direzione o nell’altra.
Il dinamismo politico ed istituzionale investe soprattutto i paesi collocati nelle
aree geografiche dell’Europa centro-orientale, del Medio Oriente, di Africa, Cina,
Asia ed America latina. Si tratta di aree tradizionalmente sottoposte alla
colonizzazione culturale “occidentale” che hanno reagito portando alla luce un
sostrato autoctono molto reattivo che produce contaminazioni uniche o, in molti
casi, rigetta apertamente le influenze esterne.
Per decifrare questo mondo già geneticamente complesso e in continua
evoluzione l’approccio multidisciplinare risulta l’unico possibile. La ricchezza e il
pluralismo, in termini etnico-linguistici, storici, religiosi e socio-economici si
riverbera sulle dinamiche politiche e giuridiche rendendo la combinazione di
fenomeni culturali e fenomeni istituzionali particolarmente vivace. Per questo
motivo studiosi appartenenti a diverse aree disciplinari, che spaziano dal diritto
costituzionale e comparato, alla scienza politica, alle storie d’area, alla storia delle
istituzioni, alla geografia economico-politica, alla filosofia politica e del diritto,
hanno dato vita ad un nuovo progetto editoriale. Lo scopo è quello di arricchire il
dibattito scientifico non partendo questa volta dalla tradizione occidentale ma da
altre culture e tradizioni, pur nell’attenta ricerca delle sinergie esistenti tra le
diverse aree ed includendo riflessioni teoriche più ampie sui nuovi scenari di
evoluzione dello Stato contemporaneo.
Nella letteratura delle scienze sociali contemporanee predominano gli studi
sulle regressioni della democrazia. Si ritiene tuttavia più proficuo ragionare di
nuovi tipi di democrazie, e di nuovi tipi di autoritarismi, molti dei quali collocati
in una zona intermedia o ibrida dalle molteplici sfumature. A fronte della mancata
stabilizzazione dei sistemi politici in una direzione chiaramente democratica o
Direttore della Rivista.

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