DECRETO-LEGGE 9 settembre 2002, n. 195 - Disposizioni urgenti in materia di legalizzazione del lavoro irregolare di extracomunitari

Coming into Force10 Settembre 2002
Published date09 Settembre 2002
ELIhttp://www.normattiva.it/eli/id/2002/09/09/002G0227/CONSOLIDATED/20050223
Enactment Date09 Settembre 2002
Official Gazette PublicationGU n.211 del 09-09-2002
Articoli
Art 1.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;

Ritenuta la straordinaria necessita' ed urgenza di dare attuazione all'impegno assunto dal Governo dinanzi al Parlamento di provvedere, contestualmente all'entrata in vigore della nuova normativa sull'immigrazione, a legalizzare i lavoratori extracomunitari in posizione irregolare alle medesime condizioni stabilite dalla

predetta normativa per altre categorie di lavoratori

extracomunitari; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 6 settembre 2002;

Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali e del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro della giustizia e con il Ministro dell'economia e delle finanze; E m a n a il seguente decreto-legge: Art. 1. Legalizzazione di lavoro irregolare

  1. Chiunque, nell'esercizio di un'attivita' di impresa sia in forma individuale che societaria, ha occupato, nei tre mesi antecedenti la data di entrata in vigore del presente decreto, alle proprie dipendenze lavoratori extracomunitari in posizione irregolare, puo' denunciare, entro trenta giorni dalla medesima data, la sussistenza del rapporto di lavoro alla Prefettura - Ufficio territoriale del Governo competente per territorio, mediante la presentazione, a proprie spese, di apposita dichiarazione attraverso gli uffici postali. Qualora si tratti di societa' operanti in Italia, la denuncia e' sottoscritta e presentata del legale rappresentante. A tutti gli effetti, la data di presentazione e' quella recata dal timbro dell'ufficio postale accettante. La dichiarazione di emersione e' presentata dal richiedente, a proprie spese, agli uffici postali.

  2. La dichiarazione contiene, a pena di inammissibilita':

    1. i dati identificativi dell'imprenditore o della societa' e del suo legale rappresentante;

    2. l'indicazione delle generalita' e della nazionalita' del lavoratore straniero occupato al quale si riferisce la

      dichiarazione; c) l'indicazione della tipologia e delle modalita' di impiego;

    3. l'indicazione della retribuzione convenuta, in misura non inferiore a quella prevista dal vigente contratto collettivo

      nazionale di lavoro di riferimento. 3. Ai fini della ricevibilita', alla dichiarazione sono allegati:

    4. copia sottoscritta della dichiarazione di impegno a stipulare, nei termini di cui al comma 5, il contratto di soggiorno per lavoro

      subordinato a tempo indeterminato nelle forme di cui all'articolo

      5-bis del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina

      dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di

      seguito denominato: "testo unico", approvato con decreto

      legislativo 25 luglio 1998, n. 286, introdotto dall'articolo 6

      della legge 30 luglio 2002, n. 189, ovvero di un contratto di

      lavoro di durata non inferiore ad un anno;

    5. attestato di pagamento di un contributo forfettario pari a 700 euro per ciascun lavoratore.

  3. Nei sessanta giorni successivi alla ricezione della dichiarazione di cui al comma 1, la Prefettura - Ufficio territoriale del Governo, che assicura la tenuta di un registro informatizzato di coloro che hanno presentato la predetta dichiarazione e dei lavoratori extracomunitari ai quali e' riferita la medesima dichiarazione, verifica l'ammissibilita' e la ricevibilita' della dichiarazione e la comunica al centro regionale per l'impiego competente per territorio. La questura accerta se sussistono motivi ostativi all'eventuale rilascio del permesso di soggiorno di validita' pari ad un anno.

  4. Nei dieci giorni successivi alla comunicazione della mancanza di motivi ostativi al rilascio del permesso di soggiorno di cui al comma 4, la Prefettura - Ufficio territoriale del Governo invita le parti a presentarsi per stipulare il contratto di soggiorno per lavoro subordinato e per il contestuale rilascio del permesso di soggiorno, permanendo le condizioni soggettive di cui al comma 4. La mancata presentazione delle parti comporta l'improcedibilita' e l'archiviazione del relativo procedimento. Il permesso di soggiorno puo' essere rinnovato previo accertamento dell'esistenza di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato ovvero a tempo determinato di durata non inferiore ad un anno, nonche' della regolarita' della posizione contributiva della manodopera occupata.

  5. I soggetti di cui al comma 1, che inoltrano la dichiarazione di emersione del lavoro irregolare ai sensi dei commi da l a 3, non sono punibili per le violazioni delle norme relative al soggiorno, al lavoro e di carattere finanziario, compiute antecedentemente alla data di entrata in vigore del presente decreto, in relazione all'occupazione dei lavoratori extracomunitari indicati nella dichiarazione di emersione presentata. Le predette cause di non punibilita' non si applicano a coloro che abbiano presentato una dichiarazione di emersione contenente dati non rispondenti al vero, al fine di procurare il permesso di soggiorno a stranieri.

  6. Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali determina, con proprio decreto, le modalita' per l'imputazione del contributo forfettario di cui al comma 3, lettera b), sia per fare fronte all'organizzazione e allo svolgimento dei compiti di cui al presente articolo, sia in relazione alla posizione contributiva del lavoratore interessato, al fine di garantire l'equilibrio finanziario delle relative gestioni previdenziali. Il Ministro, con proprio decreto, determina altresi' le modalita' di corresponsione delle somme e degli interessi dovuti per i contributi previdenziali concernenti i periodi denunciati antecedenti ai tre mesi di cui al comma 1.

  7. Le disposizioni del presente articolo non si applicano ai rapporti di lavoro riguardanti lavoratori extracomunitari:

    1. nei confronti dei quali sia stato emesso un provvedimento di espulsione per motivi diversi dal mancato rinnovo del permesso di

      soggiorno ovvero un provvedimento restrittivo della liberta'

      personale;

    2. che risultino segnalati, anche in base ad accordi o convenzioni internazionali in vigore in Italia, ai fini della non ammissione

      nel territorio dello Stato o dell'Unione europea;

    3. che risultino denunciati per uno dei reati indicati negli articoli 380 e 381 del codice di procedura penale, salvo che il

      procedimento penale si sia concluso con un provvedimento che abbia

      dichiarato che il fatto non sussiste o non costituisce reato o che

      l'interessato non lo ha commesso, ovvero risultino destinatari

      dell'applicazione di una misura di prevenzione o di sicurezza,

      salvi, in ogni caso, gli effetti della riabilitazione.

  8. Chiunque presenta una falsa dichiarazione di emersione ai sensi del comma 1, al fine di eludere le disposizioni in materia di immigrazione del presente decreto, e' punito con la reclusione da due a nove mesi, salvo che il fatto costituisca piu' grave reato.

Art 1.

Legalizzazione di lavoro irregolare

  1. Chiunque, nell'esercizio di un'attivita' di impresa sia in forma individuale che societaria, ha occupato, nei tre mesi antecedenti la data di entrata in vigore del presente decreto, alle proprie dipendenze lavoratori extracomunitari in posizione irregolare, puo' denunciare, entro trenta giorni dalla medesima data, la sussistenza del rapporto di lavoro alla Prefettura - Ufficio territoriale del Governo competente per territorio, mediante la presentazione, a proprie spese, di apposita dichiarazione attraverso gli uffici postali. Qualora si tratti di societa' operanti in Italia, la denuncia e' sottoscritta e presentata dal legale rappresentante. A tutti gli effetti, la data di presentazione e' quella recata dal timbro dell'ufficio postale accettante. La dichiarazione di emersione e' presentata dal richiedente, a proprie spese, agli uffici postali.

  2. La dichiarazione contiene, a pena di inammissibilita':

    1. i dati identificativi dell'imprenditore o della societa' e del suo legale rappresentante;

    2. l'indicazione delle generalita' e della nazionalita' del lavoratore straniero occupato al quale si riferisce la

      dichiarazione; c) l'indicazione della tipologia e delle modalita' di impiego;

    3. l'indicazione della retribuzione convenuta, in misura non inferiore a quella prevista dal vigente contratto collettivo

      nazionale di lavoro di riferimento. 3. Ai fini della ricevibilita', alla dichiarazione sono allegati:

    4. copia sottoscritta della dichiarazione di impegno a stipulare, nei termini di cui al comma 5, il contratto di soggiorno per lavoro

      subordinato a tempo indeterminato nelle forme di cui all'articolo

      5-bis del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina

      dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di

      seguito denominato: "testo unico", approvato con decreto

      legislativo 25 luglio 1998, n. 286, introdotto dall'articolo 6

      della legge 30 luglio 2002, n. 189, ovvero di un contratto di

      lavoro di durata non inferiore ad un anno;

    5. attestato di pagamento di un contributo forfettario pari a 700 euro per ciascun lavoratore.

  3. Nei sessanta giorni successivi alla ricezione della dichiarazione di cui al comma 1, la Prefettura - Ufficio territoriale del Governo, che assicura la tenuta di un registro informatizzato di coloro che hanno presentato la predetta dichiarazione e dei lavoratori extracomunitari ai quali e' riferita la medesima dichiarazione, verifica l'ammissibilita' e la ricevibilita' della dichiarazione e la comunica al centro regionale per l'impiego competente per territorio. La questura accerta se sussistono motivi ostativi all'eventuale rilascio del permesso di soggiorno di validita' pari ad un anno.

  4. Nei dieci giorni successivi alla comunicazione della mancanza di motivi ostativi al rilascio del permesso di soggiorno di cui al comma 4, la Prefettura - Ufficio territoriale del Governo invita le parti a presentarsi per stipulare il contratto di soggiorno per lavoro subordinato e per il contestuale rilascio del permesso di soggiorno...

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