DECRETO 22 gennaio 2015 - Proroga del decreto 12 luglio 2013 di adozione delle misure di urgenza, ai sensi dell'articolo 54 del regolamento (CE) n. 178/2002, concernente la coltivazione di varieta' di mais geneticamente modificato MON810. (15A00826)

IL MINISTRO DELLA SALUTE di concerto con IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI e IL MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE Visto il Trattato sul funzionamento dell'Unione europea e, in particolare, l'art. 191;

Visto il regolamento (CE) del Parlamento europeo e del Consiglio n. 178/2002, del 28 gennaio 2002, che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l'Autorita' europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e fissa le procedure relative alla sicurezza degli alimenti;

Visto il regolamento (CE) del Parlamento europeo e del Consiglio n. 1829/2003, del 22 settembre 2003, relativo agli alimenti ed ai mangimi geneticamente modificati;

Vista la decisione della Commissione delle Comunita' europee n. 98/294/CE, del 22 aprile 1998, concernente l'immissione in commercio di mais geneticamente modificato (Zea mays L., linea MON810), ai sensi della direttiva n. 90/220/CEE del Consiglio;

Visto il decreto interministeriale 12 luglio 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 187 del 10 agosto 2013, relativo all'adozione delle misure d'urgenza ai sensi dell'art. 54 del regolamento (CE) n. 178/2002 concernenti la coltivazione di varieta' di mais geneticamente modificato MON810 e che dispone il divieto di coltivazione del suddetto mais nel territorio italiano per diciotto mesi;

Vista la nota del 16 gennaio 2015, prot. 0000773/GAB, con cui il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha chiesto al Ministro della salute di valutare l'opportunita' di riavviare la procedura per l'attivazione delle misure d'emergenza di cui all'art. 34 del Regolamento (CE) n. 1829/2003, secondo le procedure di cui agli articoli 53 e 54 del Regolamento (CE) n. 178/2002;

Considerato che l'importanza dell'aggiornamento delle norme in materia di valutazione del rischio, per tenere conto dei continui sviluppi nella conoscenza scientifica e nelle procedure di analisi relativamente agli effetti ambientali a lungo termine delle colture geneticamente modificate, e' stata ribadita nella proposta di direttiva che modifica la direttiva n. 2001/18/CE, per quanto concerne la possibilita' per gli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di organismi geneticamente modificati sul loro territorio, che il Parlamento europeo ha approvato in seconda lettura in data 13 gennaio 2015;

Considerato che la Commissione europea non ha intrapreso, sino alla data...

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