Circolare (Min. beni e att. cult.) 9 luglio 2003, n.92/ 2003. Azioni per prevenire i danni arrecati alle superfici architettoniche dal vandalismo grafico.
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Il deprecabile fenomeno delle scritte e dei graffici vandalici - che affligge molte città italiane - arreca grave danno alle superfici murarie di edifici di interesse storico-artistico, compendi monumentali, complessi archeologici e manufatti scultorei.
Infatti esso interferisce pesantemente sulla leggibilità degli elementi architettonici e decorativi, ne altera la comprensione ed il valore di testimonianza e provoca conseguenze negative sullo stato di conservazione delle superfici danneggiate. Inoltre la penetrazione delle vernici all'interno di intonaci, pietre e altri materiali richiede modalità tecniche di rimozione molto complesse e costose e non sempre del tutto efficaci.
È pertanto necessario ricorrere a tutte le possibili azioni per prevenire, o almeno attenuare, i danni arrecati alle superfici architettoniche da tale forma di vandalismo, applicando opportune pellicole protettive.
I Soprintendenti responsabili vorranno porre in essere ogni possibile accorgimento allo scopo di minimizzare il danno arrecabile ai beni culturali.
In particolare, per quanto riguarda l'azione preventiva, è necessario che, a conclusione di ogni intervento di restauro o di manutenzione su superfici architettoniche o scultoree, tali pellicole vengano in ogni caso applicate nelle parti a rischio di danneggiamento.
Per gli aspetti relativi alle azioni di rimozione delle scritte, anche al fine di ridurre il fenomeno di penetrazione delle vernici nelle strutture murarie, i Soprintendenti competenti presteranno la massima cura nel vigilare costantemente sullo stato delle superfici a rischio, in modo da poter attuare interventi di riparazione nel più breve tempo possibile.
Tali interventi saranno effettuati secondo le specifiche e con le modalità tecniche indicate nel documento predisposto dall'Istituto centrale del restauro e allegato alla presente circolare.
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Protezione delle superfici architettoniche e scultoree dopo il restauro.
I prodotti che possono essere utilizzati per la protezione da scritte vandaliche su beni di interesse storico-artistico devono avere le caratteristiche di minima interferenza cromatica e di massima reversibilità.
La scelta del prodotto più idoneo ad ogni caso specifico deve essere effettuata in fase progettuale, tenendo conto delle caratteristiche del materiale da proteggere e valutando (possibilmente con metodi strumentali) il grado di interferenza visiva che il trattamento...
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