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AutoreCasa Editrice La Tribuna
Pagine689-690

Page 689

@CORTE DI CASSAZIONE PENALE Sez. IV, 2 aprile 2009, n. 14439 (ud. 5 marzo 2009). Pres. Mocali - Est. Brusco - P.M. Cedrangolo (diff.) - Ric. Teoli

Giudice di pace - Competenza penale - Reato di lesioni colpose in seguito a sinistro stradale - Estinzione del reato conseguente a condotte riparatorie - Risarcimento effettuato dall’istituto assicurativo per conto dell’imputato - Inammissibilità - Fattispecie in tema di reato di lesioni colpose lievi.

La speciale causa estintiva prevista, per i reati di competenza del giudice di pace, dall’art. 35 del D.L.vo n. 274/2000 può trovare applicazione anche nel caso di risarcimento del danno effettuato per conto dell’imputato da un istituto di assicurazione per la responsabilità civile, ferma restando la necessità che il risarcimento sia idoneo a soddisfare anche le esigenze di riprovazione del reato e quello di prevenzione, da valutarsi però di volta in volta in relazione alla natura del reato o alle caratteristiche proprie del singolo caso. (Nella specie la Corte ha ritenuto che, trattandosi di un reato di lesioni colpose lievi da incidente stradale, anche le suddette esigenze potessero, per implicito, ritenersi soddisfatte a seguito del risarcimento effettuato dall’impresa assicuratrice). (Mass. Redaz.). (C.p., art. 590; D.L.vo 28 agosto 2000, n. 274, art. 35) (1).

    (1)Questione controversa. La sentenza si pone in contrasto con Cass. pen., sez. IV, 11 aprile 2008, Giorgi, in Riv. pen. 2009, 519 e Trib. pen. Fermo 31 maggio 2004, Mazzoni, in questa Rivista 2004, 889, secondo cui l’operatività della speciale causa di estinzione del reato, connessa alla riparazione del danno cagionato dal reato, prima dell’udienza di comparizione, non è subordinata al fatto che il risarcimento sia riconducibile direttamente e personalmente all’imputato. In senso conforme alla massima in epigrafe si veda Cass. pen., sez. IV, 19 maggio 2008, Pedroni, ivi 2008, 729.

MOTIVI DELLA DECISIONE. 1. – Il Giudice di pace di San Benedetto del Tronto, con sentenza 21 marzo 2006, ha dichiarato non doversi procedere nei confronti di Teoli Massimo in ordine al reato di lesioni colpose giudicate guaribile in giorni dodici in danno di Leli Svetlana; lesioni cagionate in esito ad un incidente stradale.

Il giudice ha ritenuto l’esistenza di condotte riparatorie, essendo intervenuto il risarcimento del danno, e ha dichiarato estinto il reato in base al D.L.vo 28 agosto 2000, n. 274, art. 35. Contro questa sentenza ha...

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