Cedolare Secca, Accesso Civico Ai Documenti, Vendite Giudiziarie Ed Altri Problemi Di Casa

AutoreCorrado Sforza Fogliani
Pagine139-141
139
Arch. loc. cond. e imm. 2/2017
Dottrina
CEDOLARE SECCA, ACCESSO
CIVICO AI DOCUMENTI,
VENDITE GIUDIZIARIE ED ALTRI
PROBLEMI DI CASA
di Corrado Sforza Fogliani
SOMMARIO
1. Importanti novità sulla cedolare secca. 2. Confedilizia: nel
2015 + 65% di ruderi rispetto al 2011. 3. Contratti non abita-
tivi a canone crescente. 4. Chiarimenti Finanze su tributi lo-
cali. 5. Agevolazione mutui ipotecari per specif‌iche categorie,
esenzione registro, bollo e altre imposte. 6. L’accesso civico ai
documenti della P.A. 7. Attenti alla data delle delibere Imu
e (Tasi). 8. Prorogata l’ordinanza sulla tutela “dall’aggres-
sione dei cani”. 9. Nelle vendite giudiziarie, registro e ipo-
catastali f‌issi.
1. Importanti novità sulla cedolare secca
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Uff‌iciale n. 282 del
2.12.’16 della legge 1.12.’16, n. 225, di conversione del de-
creto-legge 22.10.’16, n. 193, è ora in vigore un’importante
novità in tema di cedolare secca sugli aff‌itti.
Con una modif‌ica apportata alla disciplina di cui al
d.lgs. n. 23 del 2011, si è infatti stabilito che la mancata
presentazione della comunicazione relativa alla proro-
ga del contratto di locazione (da trasmettere all’Agenzia
delle entrate all’inizio del secondo periodo contrattuale
e cioè, di norma, a partire dal quinto anno, nei contratti
liberi 4+4, o a partire dal quarto anno, nei contratti agevo-
lati 3+2) “non comporta la revoca dell’opzione esercitata
in sede di registrazione del contratto di locazione qualora
il contribuente abbia mantenuto un comportamento coe-
rente con la volontà di optare per il regime della cedolare
secca, effettuando i relativi versamenti e dichiarando i
redditi da cedolare secca nel relativo quadro della dichia-
razione dei redditi”.
Lo stesso provvedimento ha anche previsto quanto se-
gue: “In caso di mancata presentazione della comunicazio-
ne relativa alla proroga, anche tacita, o alla risoluzione del
contratto di locazione per il quale è stata esercitata l’op-
zione per l’applicazione della cedolare secca, entro tren-
ta giorni dal verif‌icarsi dell’evento, si applica la sanzione
nella misura f‌issa pari a euro 100, ridotta a euro 50 se la
comunicazione è presentata con ritardo non superiore a
trenta giorni”.
L’intervento normativo non vale però a chiarire un’altra
questione: quella riguardante il caso in cui, sempre per un
mero errore del contribuente (o del soggetto suo delega-
to), la presentazione della comunicazione della “proroga”
vi sia stata, ma in essa il contribuente non abbia nuova-
mente espresso l’opzione per la cedolare. Per concludere,
deve solo segnalarsi che, con il provvedimento citato, è
stata inoltre aumentata la sanzione f‌issata per la mancata
presentazione (entro trenta giorni dal verif‌icarsi dell’e-
vento) della comunicazione relativa alla risoluzione del
contratto di locazione per il quale sia stata esercitata l’op-
zione per la cedolare secca: la stessa, infatti, passa a 100
euro (misura piena) e 50 euro (misura ridotta), mentre
prima era pari a 67 euro (misura piena) e 35 euro (misura
ridotta).
2. Confedilizia: nel 2015 + 65% di ruderi rispetto al 2011
Sono in continuo aumento le cosiddette “unità colla-
benti”, vale a dire gli immobili ridotti in ruderi a causa
del loro accentuato livello di degrado. Lo ha segnalato
Confedilizia, che ha elaborato i dati forniti dall’Agenzia
delle entrate sullo stato del patrimonio immobiliare ita-
liano. Nel 2015, il numero di questi immobili - inquadrati
nella categoria catastale F2 - è cresciuto del 3,9% rispetto
al 2014, ma il dato più signif‌icativo è quello che mette a
confronto il periodo pre e post Imu: rispetto al 2011, gli
immobili ridotti alla condizione di ruderi sono aumentati
del 65%, essendo passati da 278.121 a 458.644 (+180.523).
“Questi numeri parlano chiaro - ha dichiarato il Presiden-
te della Confedilizia Spaziani Testa - e confermano quanto
noi vediamo ogni giorno. Una parte di questi immobili ven-
gono ridotti allo stato di ruderi per decisione dei singoli
proprietari, che - non essendo più in grado di far fronte
alle spese per il loro mantenimento e alla abnorme tas-
sazione patrimoniale introdotta da Monti nel 2012 - li
privano delle caratteristiche che li rendono tali. Per la re-
stante parte, si tratta di immobili che a queste condizioni
di fatiscenza giungono da soli per la mancanza di risorse
economiche da parte dei proprietari. Occorre ridurre la
tassazione sugli immobili. Diversamente, la situazione
continuerà a peggiorare”.
3. Contratti non abitativi a canone crescente
“Alla stregua del principio generale della libera de-
terminazione convenzionale del canone locativo per gli
immobili destinati ad uso non abitativo, deve ritenersi le-

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