Bonifica, l'esempio dell'emilia

AutoreCorrado Sforza Fogliani
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La Regione Emilia-Romagna sta discutendo di una legge per la Bonifica che scarica sui proprietari di casa e di terreni, oneri che dovrebbero fare capo alla fiscalità generale. Ma il discorso vale probabilmente per ogni altra Regione che in questo momento stia modificando la propria normativa del settore, trattandosi - oramai - di un evidente (e, forse, concordato) ´disegnoª di carattere generale.

Per rendersene conto, bisogna prendere le mosse da quanto stabilisce la legge fondamentale in materia. Il R.D. 13 febbraio 1933 n. 215 (Norme per la Bonifica integrale) stabilisce dunque - art. 1, comma 2 - che le opere di bonifica ´sono quelle che si compiono in base ad un piano generale di lavori e di attività coordinate, con rilevanti vantaggi igienici, demografici, economici o sociali, in Comprensori in cui cadano laghi, stagni, paludi e terre paludose, o costituiti da terreni montani dissestati nei riguardi idrogeologici e forestali, ovvero da terreni estensivamente utilizzati per gravi cause d'ordine fisico e sociale, e suscettibili, rimosse queste, di una radicale trasformazione dell'ordinamento produttivoª. Per la straordinaria necessità ed urgenza di questi così importanti interventi ´i contributi dei proprietari nella spesa, esecuzione, manutenzione ed esercizio delle opere pubbliche di bonificaª sono riscossi - art. 21 predetta normativa - ´con le norme che regolano l'esazione delle imposte diretteª (con ruoli esecutivi, cioè).

Ma vediamo ora cosa dice la proposta di legge regionale sulla Bonifica presentata dalla Giunta emiliana al Consiglio. Dice - al suo art. 53 - che ´sono opere e interventi di bonificaª, fra l'altro, ´la sistemazione idraulico-agraria e la valorizzazione agronomica del suoloª, ´le opere sui corsi d'acqua naturali con prevalenti funzioni di irrigazione e di difesa idraulica di bonificaª, ´le opere e gli impianti di captazione, provvista, adduzione e distribuzione delle acque, con particolare riguardo all'irrigazioneª, ´le opere di contenimento del fenomeno della risalita delle acque del mare lungo i canali emissari della rete scolante e dell'ingressione salina delle falde freaticheª; ´le opere di manutenzione e miglioramento della viabilità interpoderale di uso pubblico realizzate dai consorzi di bonifica con finanziamenti pubbliciª e - dulcis in fundo, e tanto per essere chiari chiari per chi non avesse ancora capito - ´ogni altra attività connessa e funzionale alla difesa del suolo, alla conservazione...

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