Blocco sfratti, se ne sentono di tutti I colori

AutoreCorrado Sforza Fogliani
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Le vicende (anche giornalistiche, ma non solo) alle quali ha dato luogo il blocco degli sfratti disposto dall'ultima Finanziaria sono la cartina di tornasole del punto di degrado al quale siamo giunti. Oramai, ne abbiamo viste di tutti i colori.

Il legislatore, per primo, ha dato prova della sua «preparazione». Ha varato una norma tanto per arrivare senza problemi alle elezioni, ma l'ha fatto in un modo così improprio che è pacifico che non riuscirà neppure a raggiungere il suo (demagogico) intento. Del resto, registi del «grande blocco» (il primo, nella storia del Regno e della Repubblica, che includa anche le morosità) sono stati un paio di assessori dell'ultrasinistra calati a Roma, dai quali non ci si poteva proprio aspettare di più.

Certi Ufficiali Giudiziari, poi, hanno fatto il resto. Hanno deciso di cambiare di mestiere (perché, sino ad ora, nessuno li ha mai denunciati o ha mai chiesto loro i danni).

Si sono messi, così, a fare i giudici (spesse volte, nel silenzio colpevole degli Ordini forensi). Sono montati in cattedra, a decidere quali sfratti vanno mandati avanti e quali no. Beati i tempi in cui gli Ufficiali giudiziari si preoccupavano di mandare ad esecuzione (che sarebbe - tra l'altro - il loro unico compito) i titoli. . . Ora, no.

Pretendono (i meno preparati fra loro, perlomeno; o i più saccenti, che è la stessa cosa) di decidere. Solo i più accorti (dove i giudici delle esecuzioni non hanno dato precise istruzioni, conformi al codice di rito) si sono comportati come la procedura civile comanda: si va avanti, fin che non c'è un diverso ordine del magistrato. I più timidi (diciamo così. . .) hanno lamentato la mancanza di istruzioni dal Ministero: come se interpretare, ed applicare, la legge fosse compito dell'esecutivo e non dei giudici. I più indecisi di questo ampio campionario, poi, hanno rimesso gli atti ai giudici, avvalendosi di una norma che prevede la remissione in questione solo in caso di difficoltà materiali da risolvere: ma tant'è, in molti casi è già molto, si è perfin portati ad...

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