CIRCOLARE 22 marzo 1999, n.17 - Assestamento del bilancio di previsione per l'anno finanziario 1999

  1. Nel decorso 1998 si e' consolidata l'azione di risanamento

    della finanza pubblica, con risultati che hanno consentito la partecipazione a pieno titolo del nostro paese alla terza fase dell'Unione monetaria europea sin dal 1 gennaio 1999. L'indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni (deficit), rilevante ai fini della valutazione di convergenza prevista nel trattato di Maastricht, si e' attestato intorno al 2,7 per cento del prodotto interno lordo, confermando il livello del 1997 nonostante la limitata crescita dell'economia, di circa un punto inferiore alle attese; l'avanzo primario ha sfiorato il 5 per cento del PIL; si e' accentuata la discesa del rapporto debito/PIL, passato dal 122,4 al 118,7 per cento.

    Il disegno di legge di assestamento delle previsioni di bilancio per il 1998 si inserisce in tale contesto, esplicando la sua principale funzione di aggiustamento nel corso della gestione e ponendosi come componente della manovra di bilancio, pur nella sua configurazione di provvedimento di natura formale. Esso e' chiamato a svolgere una funzione ricognitiva della manovra in atto e costituisce necessario punto di riferimento delle azioni che saranno stabilite col nuovo Documento di programmazione per il triennio 2000-2002.

  2. L'assestamento per il 1999 costituisce un punto di riferimento indispensabile anche per la costruzione del bilancio 2000 sulla base della recente riforma del bilancio dello Stato (legge n. 94/1997). Le proposte di assestamento saranno pertanto considerate dalle amministrazioni proponenti in funzione delle aggregazioni per centri di responsabilita' e per unita' previsionali di base.

    Il provvedimento legislativo di assestamento dovra' essere presentato al Parlamento entro il prossimo 30 giugno, secondo quanto stabilito dall'art. 17, comma 1, della legge n. 468/1978.

    Come per gli analoghi adempimenti degli anni precedenti, giova considerare che, pur se le proposte di assestamento dovranno riferirsi alle nuove unita' previsionali, la concreta attivita' propositiva dovra' realizzarsi attraverso le schedecapitolo concernenti i singoli capitoli (unita' elementari gestionali), che saranno riportati nelle unita' previsionali per la decisione parlamentare e consentiranno la predisposizione degli allegati tecnici previsti dalla vigente normativa in materia.

    Le variazioni da proporre a livello di ciascun capitolo dovranno riguardare distintamente

    1. la consistenza dei residui (Rs); b) la previsione di competenza (Cp)...

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