Registro nazionale amministratori immobiliari, catasto ai comuni ed altro

AutoreCorrado Sforza Fogliani
Pagine495-496

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@1. Tassa rifiuti al 40%, se non c'è servizio in zona.

Importante precisazione della Cassazione a proposito della tassa rifiuti, a limitare abusi che vengono spesso e volentieri commessi (i Comuni, sovente, ci tentano: e se non si va a protestare prontamente, o se non si ricorre alla Commissione Tributaria, l'obbligo di pagare si consolida).

Non a tutti è infatti noto (e i Comuni si guardano bene dal farlo sapere) che se il servizio di raccolta rifiuti, sebbene istituito e attivato, non viene svolto nella zona ove è ubicato l'immobile, o è effettuato in grave violazione delle prescrizioni del regolamento comunale sul servizio di nettezza urbana, la tassa smaltimento rifiuti (Tarsu) è dovuta in misura ridotta, non superiore al 40%, da determinare in relazione alla distanza dal più vicino punto di raccolta rientrante nella zona perimetrata o di fatto servita. Perché sorga l'obbligo di corrispondere per intero il tributo - infatti - non è sufficiente la mera ubicazione dell'immobile nel perimetro in cui è stato istituito il servizio ma è altresì indispensabile che il cittadino abbia la possibilità, cioè sia posto in condizione, di utilizzare il servizio.

È questa l'interpretazione che la Corte Suprema - con sentenza 23 marzo 2005, n. 6312 - ha dato dell'art. 59, c. 2, del D.L.vo n. 507/1993, che stabilisce che «nelle zone in cui non è effettuata la raccolta in regime di privativa dei rifiuti solidi urbani interni ed equiparati, la tassa è dovuta in misura non superiore al 40% della tariffa, da determinare in relazione alla distanza dal più vicino punto di raccolta rientrante nella zona perimetrata o di fatto servita».

@2. Catasto ai Comuni? No, grazie.

La Commissione Finanze della Camera ha all'esame due diverse Risoluzioni: una dell'on. Grandi (Ds) ed una degli onn. Antonio Pepe (An) e Patria (FI). La prima, appoggia il trasferimento del Catasto ai Comuni (deciso dal Governo in carica nel 1998) e la seconda, invece, impegna l'attuale Governo a verificare ogni problematica al riguardo e, in ispecie, «l'opportunità di mantenere all'amministrazione centrale i compiti relativi alla revisione degli estimi ed al classamento degli immobili».

Ascoltata dalla Commissione - in un'apposita audizione - in rappresentanza della proprietà immobiliare, la Confedilizia ha fatto notare che il trasferimento ai Comuni delle funzioni catastali condurrebbe alla polverizzazione del Catasto e cioè alla distruzione di quella conquista dello Stato unitario...

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