N. 100 RICORSO PER LEGITTIMITA' COSTITUZIONALE 16 ottobre 2009

Ricorso del Presidente del Consiglio dei ministri pro tempore, organicamente patrocinato dall'Avvocatura Generale dello Stato, presso i cui uffici in Roma, alla via dei Portoghesi n. 12, e' ex lege domiciliato, nei confronti della Regione Lazio, in persona del Presidente della Giunta Regionale pro tempore, per la dichiarazione di illegittimita' costituzionale degli articoli 3, comma 5, lettera

b), 4, comma 4, lettera b) e 20 della legge della Regione Lazio dell'11 agosto 2009, n. 21, pubblicata sul B.U.R. del 21 agosto 2009, n. 31, recante 'Misure straordinarie per il settore edilizio ed interventi per l'edilizia residenziale sociale'.

La legge regionale, riportata in epigrafe, viene impugnata, giusta deliberazione del Consiglio dei ministri in data 15 ottobre 2009 per le seguenti motivazioni.

La legge regionale che, in attuazione dell'Intesa stipulata tra Stato e regioni il 1° aprile 2009, consente misure straordinarie per il settore edilizio ed interventi per l'edilizia residenziale sociale, presenta profili di illegittimita' relativamente alle norme contenute negli articoli 3, comma 5, lettera b), e art. 4, comma 4, lettera b), nella parte in cui si prevede che la realizzazione degli interventi di ampliamento, demolizione e ricostruzione sia subordinata alla predisposizione del fascicolo del fabbricato secondo quanto previsto dalla l.r. n. 31/2002 (Istituzione del fascicolo del fabbricato) e dal relativo regolamento regionale di attuazione n.

6/2005, ovvero dagli specifici regolamenti comunali, qualora adottati.

Risulta illegittimo anche l'art. 20 in cui si prevede la redazione del fascicolo del fabbricato, da allegare al quadro tecnico-economico finale dell'intervento, a cura dei beneficiari del finanziamento regionale per l'edilizia residenziale pubblica, ivi compresa l'edilizia agevolata-convenzionata.

Tali disposizioni, oltre a connotarsi per una certa contraddittorieta' rispetto alle finalita' perseguite dalla legge, ovvero l'incentivazione dell'edilizia privata, aggravando gli adempimenti e gli oneri amministrativi, posti a carico dei proprietari privati nell'intrapresa di nuove iniziative edilizie, si pongono in contrasto con diverse norme costituzionali.

Le prefate norme, accollando ai privati una serie di accertamenti nonche' l'acquisizione e la conservazione di informazioni e documenti, (compiti, questi ultimi, attribuiti alla pubblica amministrazione nell'esercizio della propria funzione di vigilanza) violano l'art. 3 della...

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