N. 219 ORDINANZA 8 - 17 luglio 2009

LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori:

Presidente: Francesco AMIRANTE;

Giudici: Ugo DE SIERVO, Paolo MADDALENA, Alfio FINOCCHIARO, Alfonso QUARANTA, Franco GALLO, Luigi MAZZELLA, Gaetano SILVESTRI, Sabino CASSESE, Maria Rita SAULLE, Giuseppe TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO, Giuseppe FRIGO, Alessandro CRISCUOLO, Paolo GROSSI;

ha pronunciato la seguente

Ordinanza nel giudizio di legittimita' costituzionale dell'art. 26, comma 7-bis, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero), promosso dal Tribunale amministrativo regionale per la Lombardia, sezione staccata di Brescia, nel procedimento vertente tra D. D. e la Questura di Brescia ed altro, con ordinanza del 12 marzo 2008, iscritta al n. 296 del registro ordinanze 2008 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 41, prima serie speciale, dell'anno 2008.

Visto l'atto di intervento del Presidente del Consiglio dei ministri.

Udito nella camera di consiglio del 10 giugno 2009 il Giudice relatore Maria Rita Saulle.

Ritenuto che il Tribunale amministrativo regionale per la Lombardia, sezione staccata di Brescia, con ordinanza del 12 marzo 2008, emessa nel corso di un giudizio avente ad oggetto l'annullamento di un provvedimento del Questore di Brescia, emesso in data 10 luglio 2007, ha sollevato questione di legittimita' costituzionale dell'art. 26, comma 7-bis, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero), per violazione degli artt. 2, 3, 13, 27, 41 e 97 della Costituzione;

che il rimettente, in punto di fatto, rileva che con l'impugnato provvedimento, emesso in applicazione dell'art. 26, comma 7-bis, del d.lgs. n. 286 del 1998, non e' stato rinnovato al ricorrente, cittadino extracomunitario, il permesso di soggiorno per motivi di lavoro autonomo in conseguenza di una condanna pronunciata con decreto penale, divenuto esecutivo il 3 novembre 2006, per il reato di cui all'art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 (Protezione del diritto di autore e di altri diritti connessi al suo esercizio);

che il giudice a quo, dopo aver accolto l'istanza di sospensione cautelare avanzata dal ricorrente, osserva, sotto il profilo della rilevanza, che, stante 'l'automatismo fra la riportata condanna e la privazione del titolo di soggiorno', se la norma...

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