n. 159 ORDINANZA (Atto di promovimento) 10 maggio 2013 -

IL TRIBUNALE Il Giudice dell'Udienza Preliminare, dott. Marco Cucchetto;

Vista la richiesta avanzata all'udienza di giudizio abbreviato in data 7 maggio 2013 con la quale il difensore di B.K., nato in Tunisia il 27 luglio 1974 attualmente sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere presso la Casa circondariale di Brescia per questa causa, ha chiesto per il proprio assistito la sostituzione della custodia cautelare in carcere con la misura degli arresti domiciliari presso il luogo di residenza a Brescia, ove la moglie si e' dichiarata disponibile ad accoglierlo e mantenerlo;

Visto il parere sfavorevole espresso dal pubblico ministero in udienza;

Posto che il giudice si e' riservato di decidere nel termine di legge;

Sciogliendo la riserva assunta all'udienza 7 maggio 2013 solleva ex officio questione di legittimita' costituzionale dell'art. 284, comma 5-bis c.p.p., emettendo la seguente ordinanza: Il fatto contestato nel procedimento. Si procede nei confronti di B.K. nato in Tunisia il 27 luglio 1974, imputato nel procedimento dei seguenti reati: a) per il reato di cui agli artt. 110 e 628, commi l° e 3° n. 1) c.p. perche', in concorso con altre due persone, al fine di procurarsi un ingiusto profitto, con violenza, consistita nel colpire con pugni al volto ed al corpo P.M., si impossessavano della collanina in oro che lo stesso portava intorno al collo. Con l'aggravante dell'aver commesso il fatto in piu' persone riunite;

  1. per reato di cui agli artt. 110, 582 e 585 (in relazione all'art. 576, comma 1° n. 1) c.p. perche', in concorso con altre due persone, con la condotta di cui al capo a), cagionavano a P.M. lesioni personali giudicate guaribili in gg. 7 per "deposte percosse". Con l'aggravante dell'aver commesso il fatto per eseguire il reato di cui al capo a) ed in piu' persone riunite;

  2. per il reato di cui agli artt. 110 e 628, commi l° e 3° n. 1) c.p. perche', in concorso con altre due persone, al fine di procurarsi un ingiusto profitto, con violenza, consistita nel colpire con calci e pugni al volto ed al corpo L.K., si impossessavano della giacca della tuta, marca Adidas, che lo stesso indossava e del telefono cellulare marca Samsung, custodito all'interno delle tasche del predetto capo d'abbigliamento;

  3. per reato di cui agli artt. 110, 582 e 585 (in relazione all'art. 576, comma 1° n. 1) c.p., perche', in concorso con altre due persone, con la condotta di cui al capo c), cagionavano a L.K. lesioni personali giudicate guaribili in gg. 15 per "trauma cranico facciale con ematoma palpebrale dx ed emorragia sottocongiuntivale, contusione escoriata gomito sx". Con l'aggravante dell'aver commesso il fatto per eseguire il reato di cui al capo c) ed in piu' persone riunite;

  4. per reato di cui all'art. 337 c.p., perche', a seguito delle operazioni di p.g. eseguite nei suoi confronti per i reati di cui capi che precedono, si opponeva con violenza all'Ass.te Capo M.P., all'A.F.S., ed agli Agenti Scelti S.Q. e C.V., impegnati in un atto del loro ufficio, colpendoli con calci al corpo e agitandosi violentemente;

  5. per reato di cui agli artt. 582 e 585 (in relazione all'art. 576, comma l° n. 1) c.p., perche', con la condotta di cui al capo e), cagionava all'Agente Scelto C.V. lesioni personali giudicate guaribili in giorni 10 per "contusione polso dx". Con l'aggravante dell'aver commesso il fatto per eseguire il reato di cui al capo e). In Brescia il 27 settembre 2012. L'imputato fu arrestato in data 28 settembre 2012 nella quasi flagranza del reato di rapina aggravata di cui al capo c) e all'esito dell'udienza di convalida venne a lui applicata la misura cautelare della custodia in carcere. Il G.I.P. in data 12 novembre 2012 rigetto' l'istanza di sostituzione della misura avanzata dal difensore...

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