Giudizio su conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato. Parlamento - Immunita' parlamentari - Procedimento civile per risarcimento danni proposto nei confronti di un parlamentare - Deliberazione della Camera dei deputati di insindacabilita' delle opinioni espresse dal parlamentare - Ricorso per conflitto di attribuzione tra poteri dello St...

LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori: Presidente: Franco BILE; Giudici: Giovanni Maria FLICK, Francesco AMIRANTE, Ugo DE SIERVO,

Paolo MADDALENA, Alfio FINOCCHIARO, Alfonso QUARANTA, Franco

GALLO, Luigi MAZZELLA, Gaetano SILVESTRI, Sabino CASSESE, Maria

Rita SAULLE, Giuseppe TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO; ha pronunciato la seguente

Sentenza nel giudizio per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sorto a seguito della deliberazione della Camera dei deputati del 26 gennaio 2005 (Doc. IV-quater, n. 52) relativa alla insindacabilita', ai sensi dell'art. 68, primo comma, Cost., delle opinioni espresse dal deputato Vittorio Sgarbi nei confronti della dottoressa Ilda Boccassini, promosso con ricorso della Corte di Appello di Roma - Sezione I civile, notificato il 19 giugno 2007, depositato in cancelleria il 21 giugno 2007 ed iscritto al n. 4 del registro conflitti tra poteri dello Stato 2007, fase merito.

Udito nell'udienza pubblica del 15 aprile 2008 il giudice relatore Luigi Mazzella.

Ritenuto in fatto

  1. - Con ricorso depositato il 21 giugno 2007, la Corte di appello di Roma ha sollevato conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato nei confronti della Camera dei deputati, in relazione alla delibera adottata dalla stessa il 26 gennaio 2005 (Doc. IV-quater, n. 52), con la quale - in difformita' dalla proposta della Giunta per le autorizzazioni - e' stato dichiarato che i fatti per i quali il magistrato Ilda Boccassini aveva promosso azione risarcitoria contro il deputato Vittorio Sgarbi riguardano opinioni espresse da quest'ultimo nell'esercizio delle sue funzioni parlamentari, come tali insindacabili ai sensi dell'art. 68, primo comma, della Costituzione.

    L'attrice aveva convenuto dinanzi al Tribunale di Roma l'on. Sgarbi e la societa' R.T.I. titolare della rete televisiva Canale 5, per sentirli condannare al risarcimento per la diffamazione subita nel corso della trasmissione "Sgarbi quotidiani" del 2 gennaio 1998.

    Nel corso di tale trasmissione, l'on. Sgarbi aveva dichiarato che " [...] dalle vicende Boccassini dipende anche la morte di uno dei magistrati piu' seri d'Italia, Michele Coiro. Michele Coiro e' stato ucciso. E' stato cacciato, il CSM ha stabilito che non poteva essere piu' procuratore e quindi lui ha scelto prontamente di andare al Ministero e poi e' morto. Morto di crepacuore. Questa e' la conseguenza di un'azione iniqua di cui la Boccassini potrebbe essere perseguita non solo per abuso, ma anche come...

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